venerdì 28 dicembre 2007

disegno di legge n. 1926 "Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica"

E' stato presentato al Senato il disegno di legge n. 1926 ("Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica") che ha recepito le richieste di più di 3600 musicisti di tutta Italia.Il disegno di legge prevedeper la scuola di base:· l’introduzione dell’insegnamento della musica come disciplina curriculare in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e in particolare nel biennio obbligatorio della scuola secondaria di secondo grado di prossima istituzione;· l’istituzione di un percorso completo ad indirizzo musicale e coreutico nella scuola di base, che parte dalla scuola primaria ad indirizzo musicale e coreutico;· il ripensamento e potenziamento della scuola media a indirizzo musicale, con la predisposizione di adeguati programmi di studio e l’aggiunta dell’indirizzo coreutico;· l’istituzione del Liceo musicale e coreutico che, grazie a una docenza altamente qualificata, porti a compimento il percorso ad indirizzo e prepari all’ingresso nell’Alta Formazione artistica e musicale;· il riconoscimento della funzione svolta in questi anni dai Laboratori musicali, nei quali il Ministero della Pubblica Istruzione ha investito ingenti risorse;· la previsione di un sistema serio, rigoroso e completo di abilitazioni all’insegnamento in materia musicale e coreutica, prevalentemente demandato ai Conservatori di musica e all’Accademia Nazionale di danza, che distingua nettamente tra didattica musicale generale e didattica di indirizzo e garantisca la qualità del corpo docente, ponendo fine alla piaga delle cosiddette “abilitazioni riservate”;· l’introduzione di una normativa che regolamenti l’insegnamento privato della danza, a tutela della salute dell’infanzia e della gioventù.per l’AFAM:· la definitiva equiparazione delle Istituzioni di Alta Formazione artistica e musicale alle Università, per quanto riguarda strutture, personale e titoli rilasciati;· l’emanazione, entro un tempo ragionevolmente breve, di tutti i regolamenti e i decreti di attuazione della legge 508/1999 di riforma dell’Alta Formazione artistica e musicale;· in particolare, l’emanazione di un serio regolamento sul reclutamento che garantisca elevati standard di qualità dell’insegnamento;· la risoluzione dell’annoso problema della situazione giuridica degli accompagnatori al pianoforte, dei pianisti accompagnatori e dei bibliotecari, con la loro equiparazione a tutti gli effetti al personale docente;· l’istituzione o la messa a regime di tutti i corsi di nuovo ordinamento, in particolare quelli didattici abilitanti all’insegnamento nella scuola.

domenica 23 dicembre 2007

Il Cnam completa il parere sui nuovi ordinamenti didattici

Il Cnam, in data 20 e 21 dicembre completa il parere sui nuovi ordinamenti didattici della Accademie di Belle Arti e degli Istituti Musicali

presto allegherò il parere.

Buon Natale a tutti!

mercoledì 19 dicembre 2007

Giovedì 20 dicembre, alle ore 18, presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma

Giovedì 20 dicembre, alle ore 18, presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, conferenza stampa/concerto evento/manifestazione di protesta con Stefano Benni, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Paolo Damiani e altri musicisti.
Il 5 dicembre 2007, al termine di un’affollata assemblea, gli studenti del Conservatorio di “Santa Cecilia” hanno rinunciato all’occupazione dello storico Ente, trasformando la protesta in stato di agitazione.
Giovedi 20 dicembre alle ore 18, presso la Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia (Via dei Greci 18) si terrà una conferenza stampa/concerto evento aperta al pubblico, nella quale saranno esposte le problematiche che ormai da tempo penalizzano studenti e docenti del sistema dell’Alta Formazione Artistica Musicale, ovvero Conservatori e Accademie.
A seguire, verso le ore 19, artisti ben noti tra cui Stefano Benni, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Paolo Damiani, insieme a formazioni musicali composte da studenti e insegnanti, si esibiranno per testimoniare la propria solidarietà all’agitazione in corso.
La Direzione, apprezzando il senso di responsabilità dimostrato, ha garantito alla componente studentesca uno spazio per la gestione dell’assemblea permanente.
«Il disagio rappresentato con l’atto estremo dell’occupazione evidenzia un problema reale» ha dichiarato il Direttore M° Edda Silvestri, «I Conservatori e le Accademie d’Italia sono costrette a convivere, ormai da quasi 10 anni, con una cronica e colpevole indifferenza: una riforma ancora al guado, il continuo taglio dei finanziamenti al sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, l’incertezza assoluta sul futuro lavorativo degli studenti diplomati nel settore, rappresentano un triste segnale rispetto al quale occorre strutturare risposte adeguate. Il Conservatorio di musica “S. Cecilia” può essere il luogo per una riflessione condivisa sullo stato del sistema: per questo obiettivo la Direzione dell’Istituto si è resa disponibile a un confronto serrato e propositivo».
L’ingresso alla conferenza e al concerto è gratuito.
CONSERVATORIO DI MUSICA DI SANTA CECILIAVia dei Greci 18, RomaTel. 06.36.09.67.1/2/3Fax. 06.36.00.18.00E-mail rmcons@tin.itWeb www.conservatoriosantacecilia.it

domenica 16 dicembre 2007

LETTERA DI CIVELLO AGLI STUDENTI OCCUPANTI

Gentile Direttore,
con riferimento all’articolo “Napoli, il ritmo dell’occupazione al Conservatorio” di Francesca Pilo
apparso sul Suo quotidiano venerdì 30 novembre u.s., ritengo utile puntualizzare alcuni aspetti
necessari per chiarire la problematica sollevata dagli studenti occupanti. In particolare gli studenti sembrano essere preoccupati sul valore attribuito ai titoli rilasciati al termine dei corsi introdotti a seguito della riforma (Legge 508/99).
In premessa è essenziale sottolineare la differenza sostanziale tra il valore legale di un titolo e
l’equipollenza tra titoli.
Il valore legale di un titolo è riferito al riconoscimento in via generale di un percorso formativo
svolto all’interno del sistema nazionale, mentre l’equipollenza attiene alla comparazione fra titoli i quali, pur avendo denominazioni e percorsi distinti, sono assimilabili sotto il profilo dei contenuti e degli obiettivi finali.
Allo stato non può essere messa in alcun modo in discussione la piena validità legale dei nuovi
titoli, come è peraltro dimostrato sia dal pieno riconoscimento a livello europeo (si pensi alla
mobilità Erasmus) sia dalla possibilità di proseguire gli studi nel sistema universitario (nelle lauree specialistiche e nei dottorati di ricerca). Mentre non può sfuggire che il problema dell’equipollenza con i titoli universitari potrà essere affrontata solo dopo la definizione a regime dei nuovi ordinamenti didattici, già in corso, per la necessaria comparazione tra i percorsi.
Nello specifico, il problema sollevato dagli studenti di Napoli sembra essere originato dal mancato riconoscimento dei nuovi titoli di I e di II livello conseguenti ai percorsi introdotti dalla riforma ai fini dell’insegnamento nel sistema scolastico.
Nel nostro ordinamento è principio consolidato che l’insegnamento di qualunque disciplina nella
scuola di ogni ordine e grado prevede il possesso di competenze qualificate con riferimento anche
alle metodologie didattico-pedagogiche, acquisite in specifici corsi di specializzazione. Proprio per
tali motivazioni il Ministro Mussi ha emanato di recente un Decreto, concordato con il Ministero
della Pubblica Istruzione, che definisce gli ordinamenti relativi al Biennio di II livello specialistico
per l’insegnamento di educazione musicale e strumento nella scuola secondaria.
L’attivazione di tale biennio da questo anno accademico ha creato inevitabilmente un problema
transitorio generato dalla coesistenza tra il vecchio e il nuovo ordinamento che, comprensibilmente, suscita preoccupazione negli studenti.
Infatti, mentre i diplomi di Conservatorio conseguiti in base al vecchio ordinamento mantengono la loro validità per l’inserimento nelle graduatorie per le supplenze nella scuole in forza di una
specifica norma di legge, i nuovi diplomi triennali, pur conseguiti al termine di percorsi formativi più qualificanti sia per l’impegno complessivo dello studente sia per i contenuti, non hanno al momento alcun riconoscimento in quanto, come già detto, presuppongo il loro completamento nel Biennio di II livello.
Tale disparità è innegabile. Ritengo quindi che si debba attivare una specifica intesa con il
Ministero della Pubblica Istruzione per assicurare che sia i titoli del vecchio ordinamento sia i
Diplomi triennali di I livello conseguiti entro l’anno accademico 2006/2007 - e cioè prima
dell’attivazione dei Bienni specialistici ad indirizzo didattico - siano equiparati a tutti gli effetti per l’inserimento nelle graduatorie delle istituzioni scolastiche.
Inoltre il Ministro Mussi ha già presentato al Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM), per il prescritto parere, un Decreto che definisce modalità e criteri per il
riconoscimento dei crediti formativi acquisiti sia nei vecchi corsi di Didattica della Musica sia nei
Bienni di II livello non ad indirizzo didattico.
Spero che tale nota possa trovare adeguato spazio sul Suo giornale per fare chiarezza in un
momento estremamente delicato di transizione e di attuazione di una complessa riforma che è in
via di definitiva attuazione, e per rasserenare nel contempo gli studenti sull’impegno costante del Ministero rivolto anche a soddisfare le loro legittime aspettative.
La ringrazio per l’attenzione.


Giorgio Bruno Civello
Direttore Generale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale del Ministero dell’Università e della
Ricerca

lunedì 10 dicembre 2007

Conservatorio di musica San Pietro a Majella, Napoli Assemblea degli studenti

Conservatorio di musica San Pietro a Majella, Napoli Assemblea degli studenti

Al Ministro dell’Università e della RicercaOn. Fabio Mussi
Al Presidente del Consiglio dei ministriProf. Romano Prodi Roma

Oggetto: occupazione del conservatorio di Napoli, motivazioni e richieste degli studenti

Egregi Ministri,il Conservatorio di Napoli è in stato di occupazione.
Motivo primo della protesta è la mancata applicazione dell’art. 2 comma 5 della L. 508/99 che recita: “...Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ...(omissis).., sono dichiarate le equipollenze tra ititoli di studio rilasciati ai sensi della presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso”.
La legge 508/99 che inoltre cita espressamente l’art. 33 della Costituzione, sembrava finalmente svelare alle coscienze dei “dottori”, con evidenza, che in Italia non esiste solo l’università, ma un sistema di “istituzioni di alta cultura” che, oggi come prima della riforma, è composto da università, accademie e conservatori.
La mancata applicazione dell’art. 2 comma 5 della 508/99, dopo otto anni di attesa, è gravemente lesiva dei diritti degli studenti di accademie e conservatori, pertanto gli studenti del Conservatorio chiedono l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro del MUR per sanare una perdurante dimenticanza o per correggere una posizione politica insostenibile e in contrasto con una Legge dello Stato.
Secondo motivo che ha determinato la reazione degli studenti è il limitatissimo accesso ai corsi di abilitazione all’insegnamento istituiti con decreto Ministeriale n° 137 del 28 sett 2007, del tutto inadeguato al numero dei candidati.
Gli studenti pertanto chiedono il ritiro del decreto ministeriale del 28 sett 07 e la formulazione di un nuovo bando che consenta l’attivazione di tutte le sottoclassi e la partecipazione ad un numero maggiore di aspiranti. Si chiede inoltre che il nuovo personale docente sia messo in ruolo esclusivamente attraverso concorsi abilitanti aperti a tutti.
Altri gravi problemi concreti che non sono stati determinanti per la gravità della scelta di mobilitazione degli studenti, ma che meriteranno una approfondita valutazione a livello centrale, sono quelli attinenti al diritto di accesso allo studio, per cui
sarebbero necessari maggiori stanziamenti e attenzione per i corsi propedeutici che sono rimasti al palo,
per i corsi di I e II livello, è da ribadire il diritto alla contemporanea frequenza di più corsi di studio di conservatorio e di uno universitario, mai smentito per legge e ancora valido per i corsi ordinamentali,
inoltre vi sono i guasti che derivano dalla equipollenza (a senso unico) dei diplomi ordinamentali con quelli di primo livello accademico, così con dieci anni di studio, più il diploma di scuola superiore, conseguiamo una laurea BREVE per cui gli studenti chiedono che siano presi i provvedimenti legislativi che stabiliscano l’equipollenza tra i titoli ordinamentali e quelli di II livello accademico come è in tutta Europa.

Assemblea degli studenti 6 dic 2007

domenica 2 dicembre 2007

La Consulta del Conservatorio Santa Cecilia è stata cancellata

La Consulta del Conservatorio Santa Cecilia è stata cancellata con una delibera del Commissario straordinario lo scorso anno, è per questo che scrivo a titolo personale e a rappresentanza di un gruppo di allievi cheautonomamente ha indetto l'assemblea di lunedì 3 dicembre visto che la vecchia consulta non ne ha fatto richiesta e non ne ha fatte per 16 mesi.All'assemblea prenderanno parte, il Conservatorio di Napoli,l'Accademia di Belle Arti di Roma, l'Accademia d'Arte DrammaticaSilvio D'Amico, l'Accademia di Danza di Roma.L'invito mi auguro possa essere esteso a tutti i rappresentanti degliIstituti dell'AFAM.L'assemblea sarà alle 14.00 presso la Sala Accademicia delConservatorio di Musica Santa Cecilia, in via dei Greci 18, angolo divia del Conso, Metro A fermata Spagna.

All'ordine del giorno:- riconoscimento dei titoli, legge 508 del 1999

Irene Angelino

GLI STUDENTI DEL CONSERVATORIO S.P. A MAJELLA PROTESTANO

Il governo dimentica gli studenti dell'Alta Formazione Artistica Musicale italiana
In seguito alla legge di riforma L. 508/99, gli studenti conseguono nuovi titoli di studio detti “di primo e di secondo livello accademico” che non sono validi per l'ammissione ai pubblici concorsi. Al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso, i nuovi titoli di studio avranno validità solo quando sarà applicato l'art. 2 comma 5, della suddetta legge, ai sensi del quale il Presidente del Consiglio dei ministri deve, con Decreto, dichiarare le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della L. 508/99 e i titoli di studio universitari.
Gli studenti attendono il Decreto di equipollenza da appena OTTO ANNI!
Le Pubbliche Amministrazioni non riconoscono i titoli accademici di primo e secondo livello come titoli di accesso ai pubblici concorsi.
L'unica equiparazione attuata con il sistema universitario consiste nell'entità delle tasse di iscrizione!... come se i titoli conseguiti avessero lo stesso valore di quelli rilasciati dall'Università.
In più sta per essere avviato il percorso didattico biennale di secondo livello finalizzato alla formazione di docenti nella classe di concorso di educazione musicale e di strumento musicale. Ora se i diplomi di I e II livello non hanno valore che valore possono avere questi corsi abilitanti?
Presidente Prodi, firmi il decreto!
L'ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI28/11/2007

mercoledì 24 ottobre 2007

D.M. n. 137/07-Attivazione biennio di secondo livello per la formazione dei docenti nella classe di concorso A 31 A 32 e A 77

Come è noto, il D.M. n. 137 del 28 settembre 2007 prevede l'attivazione, nei Conservatori di Musica e negli Istituti Musicali Pareggiati, di corsi biennali di secondo livello per la formazione di docenti di Educazione Musicale e di Strumento.

Con la presente nota si ravvisa l'opportunità di fornire indicazioni operative al fine di garantire uniformità di comportamento e omogeneità di criteri e modalità per l'attivazione dei suddetti corsi, sulla base, anche, di quanto suggerito dalla Conferenza dei Direttori dei Conservatori di Musica.

Attivazione dei Corsi
L'attivazione dei corsi deve essere autorizzata dal Ministero a seguito di richiesta formalizzata dal Direttore dell'Istituzione, previa delibera del Consiglio di Amministrazione e su proposta del Consiglio Accademico.Le Istituzioni, che non hanno all'interno del loro ordinamento la Scuola di Didattica della musica, dovranno stipulare apposita convenzione con le altre Istituzioni nella quale è presente detta Scuola; la convenzione deve regolamentare i rapporti reciproci e le modalità di funzionamento dei corsi, considerato il necessario coinvolgimento dei docenti di didattica.Le prove di ammissione avranno inizio, in tutte le Istituzioni, il 10 dicembre 2007 con lo svolgimento della prova scritta.
Pertanto, ciascuna Istituzione curerà la pubblicazione dei bandi in tempo utile per consentire la massima diffusione e conoscenza tra gli interessati e comunque almeno 20 giorni prima delle suddette prove.

Programmazione degli accessi
Il Consiglio di Amministrazione, sentito il Consiglio Accademico, determina il numero massimo dei candidati da ammettere ai corsi, tenuto conto della disponibilità di risorse finanziarie, di strutture, di personale e di adeguate dotazioni didattico-strumentali.Detto numero, che non potrà essere superiore a 35 unità di nuovi iscritti, può essere integrato, limitatamente all'anno accademico 2007-2008, per la classe di concorso A 77, con un numero massimo di 15 unità di docenti in possesso dei requisiti di cui all'articolo 3, comma 3 del D.M. n. 137/07.Gli stessi organi stabiliscono, inoltre, la ripartizione numerica dei posti disponibili per ciascuna classe di concorso. In particolare per la classe di concorso A 77, essendo finalizzata alle esigenze di funzionalità del sistema scolastico, l'articolazione delle sottoclassi deve essere limitata alle sottoclassi di concorso attualmente esistenti.

Durata e organizzazione dei corsi
Le Istituzioni curano l'organizzazione dei corsi in modo da garantire, sulla base delle tabelle A e B, allegate al D.M. 137/07, il pieno assolvimento degli impegni didattici prescritti, da articolare nei due anni accademici, secondo il progetto formativo elaborato per ciascun anno dal Consiglio di corso.Il Consiglio, in prima applicazione, è composto dai cinque docenti della scuola di didattica e, successivamente all'avvio dei corsi e fino al riordino delle strutture didattiche, conseguente ai nuovi ordinamenti, è integrato da rappresentanti dei docenti delle discipline di base e caratterizzanti previste nel D.M. 137/07 .Le discipline relative alle attività formative di base (area comune e area musicale) ed alle attività formative caratterizzanti vanno tutte attivate.La frequenza dei corsi è obbligatoria ed è necessario, per l'ammissione all'esame finale, aver frequentato l'80% delle attività formative previste da ciascuna tipologia dei corsi e aver conseguito tutti i crediti prescritti dal piano di studi.

Contributo di frequenza
Si suggerisce che vengano attuate tutte le iniziative possibili per contenere il contributo di frequenza entro un limite annuo che oscilli, come suggerito dalla Conferenza dei Direttori, da € 1.200 ad € 1.800, escluse le tasse regionali per il diritto allo studio.

Ammissione ai corsi
A) A norma dell'articolo 3, comma 1, del citato D.M. 137/07, possono iscriversi ai corsi biennali coloro che sono in possesso di:- Diploma di Conservatorio o di Istituto Musicale Pareggiato congiunto a Diploma di Istruzione di secondo grado;- Diploma Accademico di primo livello conseguito nei Conservatori di Musica o negli Istituti Musicali Pareggiati, a conclusione dei corsi sperimentali di cui al D.M. 8 ottobre 2003 Prot. n. 629 ed al D.M. 8 ottobre 2003 n. 632;- Laura in Musicologia e Discipline Musicali, con almeno 48 crediti nel settore scientifico disciplinare –L -Art/07, limitatamente alla classe di concorso A 31 e A 32.

B) Ai sensi dello stesso articolo 3, comma 2, inoltre possono iscriversi coloro che hanno conseguito il: - Diploma Accademico di secondo livello in Discipline Musicali autorizzato con D.M. 8 gennaio 2004, n. 1;- Diploma Accademico di secondo livello validato con D.M. n. 39 del 12 marzo 2007 e con D.M. n. 88 del 20 maggio 2007;- Diploma conseguito a conclusione del corso del precedente ordinamento di Didattica della Musica.
A coloro che sono in possesso dei diplomi elencati al punto B) vanno riconosciuti crediti formativi, rapportati al corso di studi svolto in relazione al percorso formativo prescritto. Con apposito Decreto ministeriale saranno determinate le modalità di riconoscimento dei predetti crediti.

Modalità per lo svolgimento degli esami di ammissione
L'esame per l'accesso consiste in una prova scritta, una prova pratica ed un colloquio, sulla base di programmi differenziati per ciascuno dei corsi, pubblicizzati nei bandi di accesso pubblicati dalle Istituzioni. A ciascuna delle tre prove vengono attribuiti 20 punti.E' ammesso al colloquio chi ha riportato un giudizio complessivo nella prova scritta e in quella pratica non inferiore a 24 su 40, ma ,comunque, non inferiore a 10 su 20, per ciascuna delle due prove.La prova scritta, da espletarsi entro il termine massimo di due ore, è articolata in cinque risposte brevi su argomenti di carattere storico e teorico-musicali.La prova pratica, per la classe di concorso A 77, consiste nell'esecuzione di un programma libero della durata massima di 20 minuti, mentre per la classe di concorso A31 e A32, il contenuto della prova è individuato dal Consiglio di corso.Il colloquio è volto ad accertare le competenze di natura attitudinale, culturale e motivazionale.

Commissioni giudicatrici per gli esami finali.Allo scopo di semplificare e agevolare il funzionamento della Commissione prevista dall'articolo 5 del succitato decreto n. 137, si ravvisa la necessità di delegare le SS.LL. per la nomina del rappresentante ministeriale in seno alla commissione stessa. Detto rappresentante, deve essere individuato, ovviamente, tra i docenti che non abbiano fatto parte del corpo insegnante dei corsi medesimi e per i quali non ricorrano gli elementi di incompatibilità previsti dal decreto legislativo n. 487/94.Le SS.LL. avranno cura di comunicare a questo Ufficio il nominativo del suddetto rappresentante.

Docenti con servizio di insegnamento nella classe di concorso A 77.
I docenti in possesso dei requisiti previsti dall'articolo 3, comma 3, saranno ammessi direttamente ai corsi, previa presentazione della certificazione, rilasciata dalle Direzioni Generali Scolastiche, del possesso dei requisiti prescritti. Nel caso in cui il numero delle richieste di ammissione sia superiore rispetto al tetto massimo possibile (50), le Istituzioni interessate concorderanno con le altre Istituzioni, presenti nell'ambito regionale, le opportune intese per consentire la frequenza del corso. Tale situazione dovrà essere comunicata a questo ufficio per il monitoraggio degli accessi su scala nazionale.

Norme transitorie.Essendo il primo anno di attivazione dei corsi biennali di strumento, non è ammissibile il passaggio di studenti iscritti ad altri bienni attivati in via sperimentale.Tale preclusione si applica anche agli studenti già iscritti alla scuola di Didattica della Musica o ai corsi sperimentali di Didattica della musica, autorizzati dal Ministero, i quali possono chiedere il passaggio ai corsi biennali esclusivamente per la classe di concorso A 31 e A 32, a prescindere dal limite massimo di candidati che, come precisato nel Decreto, è riferito solo ai nuovi iscritti. In tal caso, il passaggio avverrà senza esami di ammissione, soltanto previo riconoscimento dei crediti da parte del Consiglio di corso, relativamente al percorso già svolto.

mercoledì 17 ottobre 2007

INCONTRO AL MIUR SUI CORSI ABILITANTI

Sul sito dell'Unams (sindacato nazionale) sono presenti informazioni temporali sull'inizio dei corsi abilitanti. Per consultarle cliccate qui.
La data che sta emergendo per gli esami di ammissione è il 10 dicembre, mentre l'inizio delle lezioni dovrebbe essere a gennaio 2008.

martedì 9 ottobre 2007

CHIARIMENTI SUI CORSI ABILITANTI

Ricordo che ad oggi, nonostante la pubblicazione del decreto, i corsi non possono partire in quanto il Ministero deve comunicare la data degli esami, unica per tutt'Italia.

A tutti coloro che mi hanno contattato chiedendomi del perchè del limite di 15 posti per chi possiede 360 giorni, dico che
  1. il suddetto limite è stato posto dal Ministero e non dalla singole Istituzioni o dal Cnam
  2. la scelta di chi saranno i 15 studenti coi 360 giorni è di competenza dei Provveditorati agli studi

sabato 15 settembre 2007

CORSI ABILITANTI

Eccovi il PARERE DEL CNAM sulle tabelle a,b,c, dei corsi abilitanti A31/32 A77

sabato 8 settembre 2007

Corsi di secondo livello e diritto allo studio

Ricordo a tutti gli studenti che volessero iscriversi ad un corso di secondo livello (anche abilitante) per l'A.A. 2007/08 che la domanda per l'accesso ai servizi dell'Opera Universitaria (borse di studio, alloggi etc.) scade il 15 settembre 2007 (31 AGOSTO per la regione Sicilia).

Il 18 settembre incontrerò insieme agli rappresentati degli studenti al cnam la dirigente del mur per il diritto allo studio al fine di discutere alcuni problemi di una legge del 1991 che non prevedeva il coinvolgimento degli studenti Afam ma che adesso esercita i suoi effetti creando dei paradossi e delle disparità.

A presto

Il jazz a Catania

Approvato dal Cnam il progetto per l'attivazione del Triennio Superiore Sperimentale di I livello in Jazz.
E' stato preso come modello il triennio sperimentale in jazz attivato presso il Conservatorio di Trieste.
Dopo anni di richieste da parte degli studenti il sogno è diventato realtà !!!

IL CNAM COMPLETA IL PARERE SUI CORSI ABILITANTI

Nella riunione del Cnam del 6-7 settembre è stato dato il parere definitivo sui corsi abilitanti per le classi A31 A32 A77.
Ora tocca al Ministero emanare i regolamenti per evitare ulteriori ritardi e permettere un sereno inizio dei corsi.
Tra le piccole modifiche apportate alla bozza ministeriale vi è l'utile inserimento dell'insegnamento di "Pratiche di musiche d'insieme" nel percorso di studi.

aspettiamo ...

mercoledì 18 luglio 2007

Commenti sul parere del Cnam relativo ai corsi abilitanti

Che cosa è l’abilitazione se non un esame che certifica le mie competenze e le mie abilità ad insegnare ?

Se si possiedono i requisiti possono ottenerla tutti?

Chi si arrogherà il diritto di darla ad alcuni tramite selezione all’inizio del percorso formativo?

Il rilascio di titoli di secondo livello con valore abilitante sarà un privilegio gestito dalle istituzioni afam?

Che ruolo hanno i sindacati, quale influenza hanno sull’accesso al mondo del lavoro e di chi fanno gli interessi?

Valgono più i diritti dei precari o quelli dei disoccupati?

Queste le domande che affollano la mia mente dopo il parere dato dal Cnam alla bozza di decreto inviata dal Ministero.

Esistevano già le scuole di Didattica della Musica che a fine percorso rilasciavano un titolo abilitante nelle classi di concorso A31/A32 (educazione musicale) parlo al passato perché col nuovo decreto le scuole di didattica saranno “ridefinite” rilasciando, dopo 2 anni ed un esame finale, l’abilitazione nella classe A31/A32 o nella A 77 (strumento musicale).

Pochi i posti disponibili, centinaia le persone che rimarranno fuori e che si riverseranno in altri corsi, corsetti, corsini, corsacci, tutti rigorosamente a pagamento e gestiti gran parte dagli stessi docenti che conosciamo da anni.

Pochi i posti ma non per coloro che possiedono i famosi “360 giorni” di servizio.

Per loro (centinaia) non esisterà l’esame di ammissione potranno tutti e subito (1 anno) abilitarsi ..

360 è il numero che da decenni funziona da spartiacque tra il precariato cronico e la disoccupazione più disperata, una guerra tra poveri dove i meno poveri ma sindacalizzati hanno sempre la forza di piegare leggi e regolamenti per migliorare e “sanare” la loro condizione e dove i più poveri disoccupati non sindacalizzati staranno in fondo aspettando una supplenza di 15 giorni in un paesino sperduto nelle montagne e studiando come pazzi per superare i test d’ingresso dei futuri corsi abilitanti.

Ancora una volta si da adito a discriminazioni, accordi sottobanco, sanatorie e regalie tipiche di un paese che sopravvive senza contenuti in contenitori che fanno acqua da tutte le parti …

Un ringraziamento particolare va a coloro che hanno raggiunto questo splendido accordo nonché per la moralità e la giustizia delle decisione prese .


I RAPPRESENTANTI NAZIONALI degli STUDENTI al Cnam hanno votato compatti CONTRO questo PARERE.

Istituzione di un biennio di II livello per la formazione dei docenti

IL Cnam ha espresso il parere sul D.M. per l’istituzione di un biennio di II livello per la formazione dei docenti nella classe di concorso di Educazione Musicale (A/31 e A/32) e di Strumento (A77).


scarica il parere del Cnam

venerdì 22 giugno 2007

Lo Stato contribuisce (finalmente)

Da tanti anni la Consulta degli Studenti chiede la statizzazione dell'Istituto visti i problemi finanziari degli enti finanziatori (Comune soprattutto e Provincia).

Finalmente arriva col Decreto Direttoriale n. 140 del 21/06/07 l'ASSEGNAZIONE del contributo per gli Istituti Musicali Pareggiati nell'anno 2007.

E' un piccolo passo ma la strada è quella giusta ...
sono contento :)))

sabato 16 giugno 2007

A proposito di Compensi

E' del 20 Marzo il Decreto Interministeriale (Prot. n. 2026) che determina, dopo lunga attesa, i limiti dei compensi agli organi delle Istituzioni per l’alta formazione artistica e musicale, in attuazione dell’art. 4 comma 3 del D.P.R. 132/2003.

il decreto prevede un massimale di 30 euro a seduta per i componenti delle Consulte degli Studenti incrementabile del 20% a determinate condizioni.


Decreto Interministeriale Compensi

Incontro col Sottosegretario

Il 21 Giugno a Roma incontrerò insieme agli altri Rappresentanti degli Studenti al Cnam il sottosegretario Dalla Chiesa per discutere lo "Statuto degli Studenti", chiederemo inoltre di far partire i corsi abilitanti di Didattica della musica e di Strumento entro l'anno 2007

Il Calcolo della Media Super Ponderata

Come si calcola la media di partenza dell'esame di laurea del secondo livello?

La media di partenza viene ponderata sui crediti ad esempio

prassi esecutiva ___________________15 crediti _____voto 28
diritto e legislazione dello spettacolo ______3 crediti _____voto 30
... ______________________________.. crediti _______voto ..
... ______________________________.. crediti _______voto ..
... ______________________________.. crediti _______voto ..
... ______________________________.. crediti _______voto ..

etc.


media ponderata sui crediti :

(15 x 28) + (3x 30) + etc.
______________________ =28,33
18 (somma crediti)

28,33 (x 11 perchè il voto finale è espresso in 110) = 103,84
_____(:3 perchè i voti sono espressi in 30)


103,84 dovrebbe essere la media di partenza ma dobbiamo ulteriormente ponderare per 120 crediti e quindi 103,84 x (110/120)= 95,53 questa è la media di partenza dell'esame finale del biennio di secondo livello

Da notare l'eccessiva complessità e la "stranezza" dell'ultima ponderazione (110/120) che fa perdere allo studente quasi 9 punti senza un motivo valido dato che fino a quel momento i crediti dati sono 110 ! dividere il tutto per 120 prima dell'esame penalizza inutilmente la media di partenza.
Sono fermamente convinto che questo sistema non sia equo per lo studente, non esiste da nessuna parte e continuerò a chiedere in ogni riunione ed assemblea di modificarlo.

Quanto vale il titolo di Secondo Livello?

I TITOLI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO SPERIMENTALI FINO AD OGGI CONSEGUITI VALGONO QUALCOSA ?

AI FINI DEL PUNTEGGIO SI
AI FINI DELL'ACCESSO AI PUBBLICI CONCORSI NO

Infatti la L. 508/99 art. 2 e 5, attribuisce ad un Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri la competenza a dichiarare le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati dalle Istituzioni Afam e i titoli di studio universitari, al fine esclusivo di ammissione ai pubblici concorsi per l’accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso.
Alla data odierna, detto decreto di equipollenza non risulta emanato.


Validità dei titoli di studio: il caso della studentessa diplomata all'Accademia di Brera esclusa da un concorso pubblico

Equiparazioni dei diplomi di laurea (DL) secondo il vecchio ordinamento alle nuove classi delle lauree specialistiche (LS), ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. D.I. 5 maggio 2004

Numerazione e denominazione delle classi delle lauree specialistiche

venerdì 15 giugno 2007

Buongiorno a tutti.

Dato che la "Consapevolezza nasce dalla Informazione" eccovi alcuni link dove potete consultare e scaricare la normativa di riferimento del sistema AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale) nonché lo Statuto dell'IMP "V.Bellini" di Catania

Normativa di riferimento Afam

Statuto dell'IMP Bellini di Catania

Stati Generali Afam Verona 23/24 febbraio 2007


Stati Generali Afam Verona 23/24 febbraio 2007

Relazione del rappresentante degli studenti degli ISTITUTI MUSICALI PAREGGIATI al CNAM Andrea Balsamo

Le problematiche degli studenti degli IMP hanno numerosi punti in comune con quelle degli studenti dei Conservatori ma il fatto che gli IMP siano gestiti da enti locali espone gli studenti ad un rischio maggiore in caso di taglio dei fondi. Le decurtazioni avvenute sistematicamente con le ultime leggi finanziarie hanno determinato un forte calo quantitativo e qualitativo dell’offerta formativa e dei servizi agli studenti.
Il bilancio delle suddette Istituzioni, costituito da stipendi e spese fisse per una percentuale superiore al 90%, in seguito alle decurtazioni operate dagli enti locali, ha potuto agire solo su una esigua percentuale (< 10%) per contrarre le spese, determinando così la quasi totale scomparsa di: borse di studio, assegni per studenti in condizioni economiche disagiate, seminari tenuti da docenti esterni, acquisti biblioteca, produzione artistica e aumentando invece a dismisura i contributi degli studenti che sono mediamente più alti rispetto a quelli pagati dagli studenti dei Conservatori.
Si è arrivati quindi al paradosso che si pagano più tasse a fronte di una forte diminuzione dell’offerta formativa e dei servizi. Si è aggiunta negli ultimi anni anche la tassa regionale per il diritto allo studio ma in numerosi casi non fornisce un adeguato aumento dei servizi (es. lontananza della mensa universitaria, degli alloggi per studenti e degli impianti sportivi dall’Istituzione AFAM di riferimento) e sorgono frequenti difficoltà burocratiche dovute spesso a disinformazione e mancanza di comunicazione tra sistema Universitario e sistema Afam.
E’ quindi auspicabile che lo Stato partecipi con una quota ai bilanci delle Istituzioni con evidenti difficoltà finanziarie, intervento del resto annunciato dal Sottosegretario On. Nando dalla Chiesa nell’intervento del 23 febbraio 2007.

Consapevoli dell’enorme difficoltà di gestire una riforma delle Istituzioni AFAM a costo zero così come previsto dalla legge 508/99 gli studenti degli IMP chiedono:
· Una diversificazione dei piani di studio attraverso un riordino del corso biennale abilitante di Didattica della Musica e l’immediato avvio dei Corsi Abilitanti di Strumento.
· Che tutti i corsi attivati siano strettamente legati alle prospettive ed alle esigenze del mercato del lavoro con particolare attenzione alle nuove professioni (tecnico del suono, tecnico audiovisivi, restauratore strumenti etc.).
· Che venga portato avanti il progetto di inserire la Musica in tutte le scuole di ogni ordine e grado.
· La creazione di un CNSA (Comitato Nazionale Studenti Afam) sul modello dell’esistente CNSU (Comitato Nazionale Studenti Universitari).
· Il diritto a frequentare più corsi di laurea contemporaneamente.
· L’immediata emanazione del regolamento didattico.
· L’articolazione sul territorio nazionale delle Accademie di Danza e delle Accademia di Arte Drammatica sfruttando per quest’ultime l’esperienza maturata da decenni dalle Scuole di Arte Drammatica annesse ai Teatri Stabili.
· La costituzione dei Politecnici delle Arti e dei Distretti Culturali.

Sono inoltre emerse durante i gruppi di lavoro del 24 febbraio 2007 alcune considerazioni riguardo i bienni di secondo livello ed il futuro del sistema Afam, in particolare:
nei bienni di secondo livello la maggior parte delle volte i docenti possiedono un titolo di primo livello, si arriva quindi al paradosso per cui gli insegnanti sono chiamati a svolgere l’attività di docenza in corsi che rilasciano titoli che essi stessi non possiedono.
Può avvenire che dopo un corso decennale di strumento uno studente affronti altri due anni e che dopo 12 anni di studio non abbia ancora una abilitazione… è vergognoso! Bisognerebbe trasformare i bienni di secondo livello in bienni abilitanti.

Il futuro lo vediamo in una grande struttura in cui Studenti musicisti, attori, danzatori e artisti creino insieme una nuova forma d’arte consapevoli che l’arte educa ad un SAPERE CRITICO, che elabora ed incide profondamente la realtà che ci circonda, che l’arte è RIVOLUZIONE nel senso più costruttivo del termine … l’ARTE ci rende un po’ più LIBERI. Aiutateci a realizzare questo sogno!