venerdì 28 dicembre 2007

disegno di legge n. 1926 "Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica"

E' stato presentato al Senato il disegno di legge n. 1926 ("Riordino delle norme in materia di formazione musicale e coreutica") che ha recepito le richieste di più di 3600 musicisti di tutta Italia.Il disegno di legge prevedeper la scuola di base:· l’introduzione dell’insegnamento della musica come disciplina curriculare in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e in particolare nel biennio obbligatorio della scuola secondaria di secondo grado di prossima istituzione;· l’istituzione di un percorso completo ad indirizzo musicale e coreutico nella scuola di base, che parte dalla scuola primaria ad indirizzo musicale e coreutico;· il ripensamento e potenziamento della scuola media a indirizzo musicale, con la predisposizione di adeguati programmi di studio e l’aggiunta dell’indirizzo coreutico;· l’istituzione del Liceo musicale e coreutico che, grazie a una docenza altamente qualificata, porti a compimento il percorso ad indirizzo e prepari all’ingresso nell’Alta Formazione artistica e musicale;· il riconoscimento della funzione svolta in questi anni dai Laboratori musicali, nei quali il Ministero della Pubblica Istruzione ha investito ingenti risorse;· la previsione di un sistema serio, rigoroso e completo di abilitazioni all’insegnamento in materia musicale e coreutica, prevalentemente demandato ai Conservatori di musica e all’Accademia Nazionale di danza, che distingua nettamente tra didattica musicale generale e didattica di indirizzo e garantisca la qualità del corpo docente, ponendo fine alla piaga delle cosiddette “abilitazioni riservate”;· l’introduzione di una normativa che regolamenti l’insegnamento privato della danza, a tutela della salute dell’infanzia e della gioventù.per l’AFAM:· la definitiva equiparazione delle Istituzioni di Alta Formazione artistica e musicale alle Università, per quanto riguarda strutture, personale e titoli rilasciati;· l’emanazione, entro un tempo ragionevolmente breve, di tutti i regolamenti e i decreti di attuazione della legge 508/1999 di riforma dell’Alta Formazione artistica e musicale;· in particolare, l’emanazione di un serio regolamento sul reclutamento che garantisca elevati standard di qualità dell’insegnamento;· la risoluzione dell’annoso problema della situazione giuridica degli accompagnatori al pianoforte, dei pianisti accompagnatori e dei bibliotecari, con la loro equiparazione a tutti gli effetti al personale docente;· l’istituzione o la messa a regime di tutti i corsi di nuovo ordinamento, in particolare quelli didattici abilitanti all’insegnamento nella scuola.

domenica 23 dicembre 2007

Il Cnam completa il parere sui nuovi ordinamenti didattici

Il Cnam, in data 20 e 21 dicembre completa il parere sui nuovi ordinamenti didattici della Accademie di Belle Arti e degli Istituti Musicali

presto allegherò il parere.

Buon Natale a tutti!

mercoledì 19 dicembre 2007

Giovedì 20 dicembre, alle ore 18, presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma

Giovedì 20 dicembre, alle ore 18, presso il Conservatorio di Santa Cecilia a Roma, conferenza stampa/concerto evento/manifestazione di protesta con Stefano Benni, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Paolo Damiani e altri musicisti.
Il 5 dicembre 2007, al termine di un’affollata assemblea, gli studenti del Conservatorio di “Santa Cecilia” hanno rinunciato all’occupazione dello storico Ente, trasformando la protesta in stato di agitazione.
Giovedi 20 dicembre alle ore 18, presso la Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia (Via dei Greci 18) si terrà una conferenza stampa/concerto evento aperta al pubblico, nella quale saranno esposte le problematiche che ormai da tempo penalizzano studenti e docenti del sistema dell’Alta Formazione Artistica Musicale, ovvero Conservatori e Accademie.
A seguire, verso le ore 19, artisti ben noti tra cui Stefano Benni, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Paolo Damiani, insieme a formazioni musicali composte da studenti e insegnanti, si esibiranno per testimoniare la propria solidarietà all’agitazione in corso.
La Direzione, apprezzando il senso di responsabilità dimostrato, ha garantito alla componente studentesca uno spazio per la gestione dell’assemblea permanente.
«Il disagio rappresentato con l’atto estremo dell’occupazione evidenzia un problema reale» ha dichiarato il Direttore M° Edda Silvestri, «I Conservatori e le Accademie d’Italia sono costrette a convivere, ormai da quasi 10 anni, con una cronica e colpevole indifferenza: una riforma ancora al guado, il continuo taglio dei finanziamenti al sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, l’incertezza assoluta sul futuro lavorativo degli studenti diplomati nel settore, rappresentano un triste segnale rispetto al quale occorre strutturare risposte adeguate. Il Conservatorio di musica “S. Cecilia” può essere il luogo per una riflessione condivisa sullo stato del sistema: per questo obiettivo la Direzione dell’Istituto si è resa disponibile a un confronto serrato e propositivo».
L’ingresso alla conferenza e al concerto è gratuito.
CONSERVATORIO DI MUSICA DI SANTA CECILIAVia dei Greci 18, RomaTel. 06.36.09.67.1/2/3Fax. 06.36.00.18.00E-mail rmcons@tin.itWeb www.conservatoriosantacecilia.it

domenica 16 dicembre 2007

LETTERA DI CIVELLO AGLI STUDENTI OCCUPANTI

Gentile Direttore,
con riferimento all’articolo “Napoli, il ritmo dell’occupazione al Conservatorio” di Francesca Pilo
apparso sul Suo quotidiano venerdì 30 novembre u.s., ritengo utile puntualizzare alcuni aspetti
necessari per chiarire la problematica sollevata dagli studenti occupanti. In particolare gli studenti sembrano essere preoccupati sul valore attribuito ai titoli rilasciati al termine dei corsi introdotti a seguito della riforma (Legge 508/99).
In premessa è essenziale sottolineare la differenza sostanziale tra il valore legale di un titolo e
l’equipollenza tra titoli.
Il valore legale di un titolo è riferito al riconoscimento in via generale di un percorso formativo
svolto all’interno del sistema nazionale, mentre l’equipollenza attiene alla comparazione fra titoli i quali, pur avendo denominazioni e percorsi distinti, sono assimilabili sotto il profilo dei contenuti e degli obiettivi finali.
Allo stato non può essere messa in alcun modo in discussione la piena validità legale dei nuovi
titoli, come è peraltro dimostrato sia dal pieno riconoscimento a livello europeo (si pensi alla
mobilità Erasmus) sia dalla possibilità di proseguire gli studi nel sistema universitario (nelle lauree specialistiche e nei dottorati di ricerca). Mentre non può sfuggire che il problema dell’equipollenza con i titoli universitari potrà essere affrontata solo dopo la definizione a regime dei nuovi ordinamenti didattici, già in corso, per la necessaria comparazione tra i percorsi.
Nello specifico, il problema sollevato dagli studenti di Napoli sembra essere originato dal mancato riconoscimento dei nuovi titoli di I e di II livello conseguenti ai percorsi introdotti dalla riforma ai fini dell’insegnamento nel sistema scolastico.
Nel nostro ordinamento è principio consolidato che l’insegnamento di qualunque disciplina nella
scuola di ogni ordine e grado prevede il possesso di competenze qualificate con riferimento anche
alle metodologie didattico-pedagogiche, acquisite in specifici corsi di specializzazione. Proprio per
tali motivazioni il Ministro Mussi ha emanato di recente un Decreto, concordato con il Ministero
della Pubblica Istruzione, che definisce gli ordinamenti relativi al Biennio di II livello specialistico
per l’insegnamento di educazione musicale e strumento nella scuola secondaria.
L’attivazione di tale biennio da questo anno accademico ha creato inevitabilmente un problema
transitorio generato dalla coesistenza tra il vecchio e il nuovo ordinamento che, comprensibilmente, suscita preoccupazione negli studenti.
Infatti, mentre i diplomi di Conservatorio conseguiti in base al vecchio ordinamento mantengono la loro validità per l’inserimento nelle graduatorie per le supplenze nella scuole in forza di una
specifica norma di legge, i nuovi diplomi triennali, pur conseguiti al termine di percorsi formativi più qualificanti sia per l’impegno complessivo dello studente sia per i contenuti, non hanno al momento alcun riconoscimento in quanto, come già detto, presuppongo il loro completamento nel Biennio di II livello.
Tale disparità è innegabile. Ritengo quindi che si debba attivare una specifica intesa con il
Ministero della Pubblica Istruzione per assicurare che sia i titoli del vecchio ordinamento sia i
Diplomi triennali di I livello conseguiti entro l’anno accademico 2006/2007 - e cioè prima
dell’attivazione dei Bienni specialistici ad indirizzo didattico - siano equiparati a tutti gli effetti per l’inserimento nelle graduatorie delle istituzioni scolastiche.
Inoltre il Ministro Mussi ha già presentato al Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale (CNAM), per il prescritto parere, un Decreto che definisce modalità e criteri per il
riconoscimento dei crediti formativi acquisiti sia nei vecchi corsi di Didattica della Musica sia nei
Bienni di II livello non ad indirizzo didattico.
Spero che tale nota possa trovare adeguato spazio sul Suo giornale per fare chiarezza in un
momento estremamente delicato di transizione e di attuazione di una complessa riforma che è in
via di definitiva attuazione, e per rasserenare nel contempo gli studenti sull’impegno costante del Ministero rivolto anche a soddisfare le loro legittime aspettative.
La ringrazio per l’attenzione.


Giorgio Bruno Civello
Direttore Generale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale del Ministero dell’Università e della
Ricerca

lunedì 10 dicembre 2007

Conservatorio di musica San Pietro a Majella, Napoli Assemblea degli studenti

Conservatorio di musica San Pietro a Majella, Napoli Assemblea degli studenti

Al Ministro dell’Università e della RicercaOn. Fabio Mussi
Al Presidente del Consiglio dei ministriProf. Romano Prodi Roma

Oggetto: occupazione del conservatorio di Napoli, motivazioni e richieste degli studenti

Egregi Ministri,il Conservatorio di Napoli è in stato di occupazione.
Motivo primo della protesta è la mancata applicazione dell’art. 2 comma 5 della L. 508/99 che recita: “...Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ...(omissis).., sono dichiarate le equipollenze tra ititoli di studio rilasciati ai sensi della presente legge e i titoli di studio universitari al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso”.
La legge 508/99 che inoltre cita espressamente l’art. 33 della Costituzione, sembrava finalmente svelare alle coscienze dei “dottori”, con evidenza, che in Italia non esiste solo l’università, ma un sistema di “istituzioni di alta cultura” che, oggi come prima della riforma, è composto da università, accademie e conservatori.
La mancata applicazione dell’art. 2 comma 5 della 508/99, dopo otto anni di attesa, è gravemente lesiva dei diritti degli studenti di accademie e conservatori, pertanto gli studenti del Conservatorio chiedono l’intervento del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro del MUR per sanare una perdurante dimenticanza o per correggere una posizione politica insostenibile e in contrasto con una Legge dello Stato.
Secondo motivo che ha determinato la reazione degli studenti è il limitatissimo accesso ai corsi di abilitazione all’insegnamento istituiti con decreto Ministeriale n° 137 del 28 sett 2007, del tutto inadeguato al numero dei candidati.
Gli studenti pertanto chiedono il ritiro del decreto ministeriale del 28 sett 07 e la formulazione di un nuovo bando che consenta l’attivazione di tutte le sottoclassi e la partecipazione ad un numero maggiore di aspiranti. Si chiede inoltre che il nuovo personale docente sia messo in ruolo esclusivamente attraverso concorsi abilitanti aperti a tutti.
Altri gravi problemi concreti che non sono stati determinanti per la gravità della scelta di mobilitazione degli studenti, ma che meriteranno una approfondita valutazione a livello centrale, sono quelli attinenti al diritto di accesso allo studio, per cui
sarebbero necessari maggiori stanziamenti e attenzione per i corsi propedeutici che sono rimasti al palo,
per i corsi di I e II livello, è da ribadire il diritto alla contemporanea frequenza di più corsi di studio di conservatorio e di uno universitario, mai smentito per legge e ancora valido per i corsi ordinamentali,
inoltre vi sono i guasti che derivano dalla equipollenza (a senso unico) dei diplomi ordinamentali con quelli di primo livello accademico, così con dieci anni di studio, più il diploma di scuola superiore, conseguiamo una laurea BREVE per cui gli studenti chiedono che siano presi i provvedimenti legislativi che stabiliscano l’equipollenza tra i titoli ordinamentali e quelli di II livello accademico come è in tutta Europa.

Assemblea degli studenti 6 dic 2007

domenica 2 dicembre 2007

La Consulta del Conservatorio Santa Cecilia è stata cancellata

La Consulta del Conservatorio Santa Cecilia è stata cancellata con una delibera del Commissario straordinario lo scorso anno, è per questo che scrivo a titolo personale e a rappresentanza di un gruppo di allievi cheautonomamente ha indetto l'assemblea di lunedì 3 dicembre visto che la vecchia consulta non ne ha fatto richiesta e non ne ha fatte per 16 mesi.All'assemblea prenderanno parte, il Conservatorio di Napoli,l'Accademia di Belle Arti di Roma, l'Accademia d'Arte DrammaticaSilvio D'Amico, l'Accademia di Danza di Roma.L'invito mi auguro possa essere esteso a tutti i rappresentanti degliIstituti dell'AFAM.L'assemblea sarà alle 14.00 presso la Sala Accademicia delConservatorio di Musica Santa Cecilia, in via dei Greci 18, angolo divia del Conso, Metro A fermata Spagna.

All'ordine del giorno:- riconoscimento dei titoli, legge 508 del 1999

Irene Angelino

GLI STUDENTI DEL CONSERVATORIO S.P. A MAJELLA PROTESTANO

Il governo dimentica gli studenti dell'Alta Formazione Artistica Musicale italiana
In seguito alla legge di riforma L. 508/99, gli studenti conseguono nuovi titoli di studio detti “di primo e di secondo livello accademico” che non sono validi per l'ammissione ai pubblici concorsi. Al fine esclusivo dell'ammissione ai pubblici concorsi per l'accesso alle qualifiche funzionali del pubblico impiego per le quali ne è prescritto il possesso, i nuovi titoli di studio avranno validità solo quando sarà applicato l'art. 2 comma 5, della suddetta legge, ai sensi del quale il Presidente del Consiglio dei ministri deve, con Decreto, dichiarare le equipollenze tra i titoli di studio rilasciati ai sensi della L. 508/99 e i titoli di studio universitari.
Gli studenti attendono il Decreto di equipollenza da appena OTTO ANNI!
Le Pubbliche Amministrazioni non riconoscono i titoli accademici di primo e secondo livello come titoli di accesso ai pubblici concorsi.
L'unica equiparazione attuata con il sistema universitario consiste nell'entità delle tasse di iscrizione!... come se i titoli conseguiti avessero lo stesso valore di quelli rilasciati dall'Università.
In più sta per essere avviato il percorso didattico biennale di secondo livello finalizzato alla formazione di docenti nella classe di concorso di educazione musicale e di strumento musicale. Ora se i diplomi di I e II livello non hanno valore che valore possono avere questi corsi abilitanti?
Presidente Prodi, firmi il decreto!
L'ASSEMBLEA DEGLI STUDENTI28/11/2007