sabato 7 febbraio 2009

Il sottosegretario risponde sul IX ciclo, Afam e sulle graduatorie permanenti

(Misure a favore dei frequentanti il IX ciclo delle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) o i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (Cobaslid) - n. 2-00293)

PRESIDENTE. L'onorevole Antonino Russo ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00293, concernente misure a favore dei frequentanti il IX ciclo delle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) o i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (Cobaslid) (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti).

ANTONINO RUSSO. Signor Presidente, in questi mesi abbiamo assistito a scelte devastanti del Governo in ogni comparto che possa riguardare l'istruzione pubblica. Hanno subito un duro colpo la quantità e la qualità dell'offerta formativa. I genitori in questi giorni ne stanno toccando con mano gli effetti.Vi è stato uno sfregio alla cultura solidaristica in materia di insegnamento e di sostegno ai soggetti svantaggiati, il taglio delle classi, la riduzione delle scuole, l'accorpamento delle materie di insegnamento, la cancellazione di 75 mila immissioni in ruolo, previste dal precedente Governo. Insomma, vi sono stati tanti provvedimenti che hanno dato un segnale.
La Ministra Gelmini, in pochi mesi, ha avuto la forza di rivelarsi un'autentica calamità naturale. È giusto, però, che non tutte le colpe siano attribuite soltanto alla dottoressa Gelmini. Gran parte di questo disastro va attribuito al Ministro Tremonti e all'onorevole Berlusconi, ossia ai due veri responsabili del disastro, che hanno deciso di fare cassa a danno della scuola, tagliando 8 miliardi di euro, da spalmare poi su ogni scelta che riguarda la scuola.
Ciò che è incomprensibile, al di là dei tagli, è che un altro versante (ed è questo il contenuto dell'interpellanza), che non necessita di ulteriori risorse, venga trattato con altrettanto cinismo. È un versante che pretenderebbe, a costo invariato per l'amministrazione, il rispetto di diritti costituzionalmente garantiti e di sentenze che ne confermano il rispetto e l'obbligo di applicazione. Non voglio pensare che ci sia una sorta di capriccio, anche una certa forma di orticaria al rispetto delle leggi che i tribunali pretendono che si applichino. Non so.
Noi, in particolare, però, pensiamo che sia doveroso rispettare le sentenze. Di queste, credo che ad alcune in materia di insegnamento non si possa derogare. Le sentenze del TAR Lazio n. 2799 e n. 3309 del 2001 affermano che l'inserimento in graduatoria deve avvenire a pettine, secondo un criterio meritocratico. Queste sentenze hanno di fatto annullato la quarta e la quinta fascia e stabilito che i «sissini» andavano tutti in terza fascia, ossia in un'unica fascia.
Questo Governo appare disconoscere questo dettato. Successivamente, vi è stata la sentenza n. 168 del 2004 della Corte costituzionale, che citiamo nell'interpellanza, che è, seppure indirettamente, confermativa. Essa afferma che non si può violare l'articolo 51, comma 1, della Costituzione, ossia il principio di accesso agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza.
Vorremmo che il Governo, con noi, si associasse nel rispetto e nell'avversare quello che il Governo stesso sta facendo, la Ministra in testa, che è una sorta di forma di disparità di trattamento verso cittadini che hanno maturato identici titoli, e quindi identici diritti.
Chi ha studiato una vita, chi ha maturato dei diritti e dei titoli, non può, soltanto perché, magari, vuole tornare a casa o perché si deve ricongiungere, dopo tempo, con la propria famiglia, con la propria moglie o il proprio marito, essere posto in coda soltanto perché vi è stato un capriccio, in occasione della conversione del decreto-legge n. 137 del 2008, di un partito specifico, della Lega, che ha impedito una garanzia che avrebbe evitato contenziosi, che già ci sono stati e che auguro non si verifichino a seguito, magari, della risposta che manifesterà la volontà del Governo.
Vi è una sentenza, che richiamiamo nell'interpellanza, la n. 10728 del 2008, che ha disposto l'annullamento del decreto del direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nella parte in cui l'articolo 3, comma 2, dispone che non è possibile spostare i 24 punti aggiuntivi spettanti per il conseguimento dell'abilitazione per la scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario da una graduatoria ad un'altra.
Vi è un'altra sentenza, la n. 10809 del 2008, sempre del TAR Lazio, che ha disposto l'annullamento del decreto del direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nella parte in cui considera che è consentito solo l'aggiornamento della propria posizione e il trasferimento ad altra provincia, in posizione subordinata a tutte le fasce.
Si conferma quanto prevede la sentenza della Corte costituzionale di cui parlavo prima; si confermerebbe quanto in Commissione cultura avevamo discusso e condiviso, arrivati a un certo punto, sotto la pressione del Partito Democratico (mia e di qualche altro componente, in particolar modo); si confermano le giuste osservazioni che erano state svolte in sede consultiva con alcune organizzazioni ed associazioni (in particolare, ricordo quanto ci fu detto dall'Anief, un'associazione che si batte per i diritti dei docenti precari); si confermerebbe quanto anche il Comitato dei nove, in quest'Aula, aveva condiviso.
Si è verificato, poi, un puntare i piedi da parte della Lega, ovviamente per ragioni, secondo me, di pura ignoranza e anche per qualche pregiudizio rispetto a fette territoriali e a chi abita o proviene da quelle fette territoriali.
Parliamo, infatti, di 240 mila persone: circa 160 mila di questi docenti precari sono meridionali, 28 mila sono del centro e i restanti, circa 50 mila, sono del nord.
Non capisco cosa ci guadagni la Lega ad impedire ad una maggioranza, che aveva anche condiviso le nostre osservazioni, di garantire la possibilità per un docente di muoversi da una provincia all'altra. Avevo riportato in quest'Aula, sempre in sede di conversione del decreto-legge n. 137 del 2008, alcuni drammi (ho citato, addirittura, alcune mail che mi erano giunte).
In particolar modo, vi era il caso di un carabiniere che, dopo 20 anni, poteva tornare ad Ascoli, nella sua città, e che doveva decidere se far perdere il posto di lavoro alla moglie, perché seguendolo sarebbe finita in coda alla graduatoria, oppure mantenere unita la famiglia. Delle due l'una. In ogni caso, credo che questo non fosse un fatto che il buonsenso può condividere, né, tanto meno, le leggi. Ne è riprova il fatto che tutte le sentenze, del TAR, della Corte costituzionale, anche del Consiglio di Stato, vanno in questa direzione.
Chiediamo, quindi, il rispetto di quanto abbiamo detto; chiediamo se, nel rispetto della giurisprudenza citata, che si è pronunciata, come abbiamo riferito, contro la cristallizzazione delle posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie, il Governo intenda consentire ai ricorrenti gli spostamenti dei punteggi richiesti, e se, nel nuovo decreto di integrazione e aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009-2011, intenda prevedere la possibilità di spostare i punteggi da una graduatoria all'altra, ancorché già dichiarati in precedenza, e di trasferirsi da una provincia all'altra senza alcuna penalizzazione.
Chiediamo, altresì, quali provvedimenti il Ministro intenda disporre per garantire l'inserimento, così come ottenuto nella battaglia d'Aula in occasione della legge finanziaria, nelle graduatorie ad esaurimento, dei docenti che si abiliteranno nel corrente anno accademico nella sessione primaverile ed estiva; aggiungo il riferimento alla sessione estiva (che si chiude a settembre e non al 30 giugno) perché ci possono essere impedimenti non dovuti alla volontà dei docenti che si stanno per abilitare, che non possono per un giorno perdere la titolarità di un diritto che dall'Aula è stato garantito e affermato.
Chiediamo, insomma, una garanzia per tutti questi soggetti che hanno studiato, si sono abilitati, hanno fatto grandi sacrifici con le proprie famiglie, hanno speso soldi, sono diventati un patrimonio per la nostra nazione e che vengono considerati come numeri da tagliare.
Noi chiediamo al Governo di essere più sensibile, di manifestare maggiore attenzione, di evitare di ricorrere, così come molti dicono che possa accadere, perché questo ingenererebbe dei contenziosi, che alla fine vedrebbero secondo me soccombere l'amministrazione e in ogni caso ritarderebbero l'avvio dell'anno scolastico. Questo è il contenuto per sommi capi della nostra interpellanza; spero che il Governo condivida le nostre ragioni.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza, ha facoltà di rispondere.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, come preannunziato nella nota ministeriale del 28 novembre 2008, è di prossima emanazione il provvedimento di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento da disporre per il biennio 2009-2010, con il quale si darà attuazione anche alle disposizioni dell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 137 del 1o settembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 30 ottobre 2008.
Questa disposizione, come è noto, prevede l'iscrizione, a domanda, delle categorie di docenti puntualmente indicate dalla legge e stabilisce che gli stessi sono collocati nella posizione spettante in base ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti; nulla dispone, invece, rispetto alle modalità di inserimento in caso di mobilità tra graduatorie di province diverse e tanto meno rispetto alla possibilità di spostare i 24 punti aggiuntivi relativi all'abilitazione (SSIS, COBASLID, eccetera) da una graduatoria ad un'altra. La ratio della norma è quella di limitare l'incremento degli iscritti e l'eccessiva instabilità delle graduatorie, al fine di ridurre i tempi di esaurimento delle medesime e di garantire maggiormente le aspettative degli iscritti.
Ciò premesso, le questioni sollevate nell'interpellanza sono ben note al Ministero che le sta attentamente valutando, anche in base a tutto il contesto normativo in evoluzione. Già da domani sull'argomento si terrà un primo incontro con le parti sindacali.
Per quanto concerne in particolare la sentenza del TAR Lazio n. 10728 del 2008, relativa allo spostamento dei 24 punti aggiuntivi spettanti per il conseguimento dell'abilitazione SSIS da una graduatoria ad un'altra, faccio presente che avverso la stessa sentenza l'amministrazione sta presentando appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione d'esecuzione.
Quanto all'altra sentenza del TAR Lazio citata nell'interpellanza, la sentenza n. 10809 del 2008, relativa all'aggiornamento della posizione e al trasferimento in altra provincia, considerato l'enorme impatto che la sua applicazione comporterebbe sul sistema del reclutamento, il Ministero la sta attentamente valutando per le consequenziali determinazioni.

ANTONINO RUSSO. Signor Presidente, non posso assolutamente essere soddisfatto almeno per quanto riguarda la seconda parte della risposta all'interpellanza. Giudico la prima parte della risposta poco meno che una carota, visto il bastone, anzi la mazza che poi viene utilizzata. Ci va bene che venga confermata l'impostazione che in quest'Aula siamo riusciti a strappare con alcuni ordini del giorno, ossia l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento per i «siessini» e le altre categorie di docenti, AFAM, insegnanti di strumento musicale e così via. Vorremmo che sessione estiva fosse intesa estensivamente: non solo i primi dieci giorni della stagione estiva, ossia non solo al 30 giugno, ma che fosse considerata fino a settembre, perché, ad esempio, per chi si abiliterà nel corso universitario di scienze primarie il rischio è che consegua il titolo a settembre. Pertanto vorrei che il Governo ne tenesse conto, vista la volontà unanime o quasi dell'Aula.
Per ciò che attiene le due sentenze citate, farei di tutto per scongiurare che il Governo ricorresse al Consiglio di Stato, anche perché non so se si tratta di superficialità, di insensibilità, di inconsapevolezza. Non so neanche quali siano i termini da utilizzare. Tuttavia, il Governo dovrebbe già sapere con i suoi uffici che i giudici di secondo grado, il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 260 del 2008 e con ordinanza n. 1508 del 2008 hanno già confutato il teorema della cristallizzazione delle posizioni dei candidati inseriti nelle graduatorie, confermando le tesi appunto dei legali dell'ANIF.
Tutto questo cosa comporterà? Comporterà un nuovo contenzioso. Vedrà soccombere inevitabilmente l'amministrazione, a meno che il Consiglio di Stato non si voglia autocontraddire e non voglia contraddire perfino le sentenze in materia della Corte Costituzionale. Tutto questo comporterà inevitabilmente il ritardo nell'avvio dell'anno scolastico.
Davvero non capisco la ratio di tutto ciò, tanto più se questa è legata ad un capriccio di una forza politica insensibile alle istanze di una fetta consistente della popolazione docente che riguarda - ripeto - 240 mila persone in carne ed ossa con le relative famiglie e con il rapporto che hanno instaurato con i loro discenti.
Invito davvero il Governo a ripensarci perché ritengo che non finirebbe qui, con un ricorso del Governo dal momento che i docenti, soprattutto quelli precari, non sono disposti ad accettare un torto ed una soverchieria come questa. Ritengo inoltre che i contenziosi andrebbero per le lunghe e sposterebbero persino l'apertura dell'anno scolastico.

martedì 3 febbraio 2009

Richiesta per apertura graduatorie

03 febbraio 2009 - ANIEF - ReteA77
È noto che la l. 27 dic. 2006 n. 296 ha trasformato le graduatorie permanenti per il personale docente ed educativo in graduatorie ad esaurimento, consentendo l’iscrizione con riserva a tutti i docenti che nell’A.A. 2006-2007 stavano frequentando i tradizionali corsi abilitanti.

In seguito a questa trasformazione, il Governo ha ritenuto comunque di autorizzare, per il successivo A.A. 2007-2008, i corsi biennali abilitanti di secondo livello a indirizzo didattico (COBASLID) , i corsi di laurea in scienze della formazione primaria (SFP), i corsi del IX ciclo presso le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) e i neonati corsi biennali AFAM di secondo livello finalizzati alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A (istituiti con d. m. 28 set. 2007, prot. n. 137/2007).

Nella primavera del 2008 il nuovo Governo, col preciso scopo di porre fine al paradosso di corsi abilitanti destinati a sboccare nel nulla e nell'attesa di avviare una nuova procedura di reclutamento per gli insegnanti, ha sospeso (con d. l. n. 112/2008 convertito nella l. n. 133/2008) le procedure per l'accesso alle SSIS e ai corsi AFAM di educazione musicale (classi 31/A e 32/A). Ciò nonostante ha ritenuto di autorizzare, per l'A.A. 2008-2009, i corsi abilitanti AFAM di strumento musicale (classe 77/A), COBASLID e SFP .

L'imminente riapertura delle graduatorie ad esaurimento (l. 30 ott. 2008 n. 169 , art. 5-bis) permetterà a breve l'inserimento con riserva di tutti i docenti iscritti ai vari percorsi abilitanti nell'A.A. 2007-2008 ma, nel contempo, non garantirà l'inserimento con riserva ai docenti iscritti nell'A.A. 2008-2009 agli unici corsi abilitanti regolarmente attivati nonostante la s ospensione dei corsi SSIS e AFAM di educazione musicale.

Per quanto sopra esposto, in occasione della riapertura delle graduatorie ad esaurimento da effettuarsi per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011, chiediamo di consentire l'inserimento con riserva nelle stesse graduatorie di tutti i docenti iscritti per l'A.A. 2008-2009 ai corsi AFAM di strumento musicale ( classe 77/A), COBASLID e SFP .

In mancanza di una nuova procedura di reclutamento per gli insegnanti, crediamo che il Governo possa individuare una soluzione che non lasci nella totale incertezza le suddette categorie di docenti, consentendo loro di iscriversi, una volta conseguita l'abilitazione, alle graduatorie ad esaurimento, e andando a sanare una situazione che preoccupa moltissimi laureandi che oggi non hanno alcuna certezza per il proprio futuro.

In conclusione, chiediamo quali atti il Governo intenda predisporre per risolvere la questione.

Matteo De Angelis
Referente nazionale ANIEF per il secondo ciclo BiFor Doc
Referente Rete A77 – II ciclo

Michele Campobasso
Referente Rete A77 – II ciclo