venerdì 18 dicembre 2009

Il direttore la boccia e lei ricorre al Tar: che le dà ragione

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO.it - Università
16 dicembre 2009

IL CASO

San Pietro a Majella, il direttore la boccia_e lei ricorre al Tar: che le dà ragione

La Stabile, membro della consulta studentesca e del consiglio aveva protestato in nome della «legalità»

NAPOLI - Una pianista scomoda, un direttore infastidito, un conservatorio sotto i riflettori._Al San Pietro a Majella, il direttore Patrizio Marrone aveva voluto assistere personalmente all'esame di pianoforte complementare di un'allieva della classe di canto. Visto l'esame, avrebbe poi imposto alla commissione la bocciatura.

LA DENUNCIA AL TAR - La giovane musicista ha sporto denuncia e il Tar del Lazio le ha dato ragione, disponendo che possa essere sottoposta di nuovo all'esame, e al giudizio di una «idonea commissione». Ora la studentessa chiede le dimissioni di Marrone.

BOCCIATA, SENZ'ALTRO BOCCIATA - La bocciatura risale al 3 settembre scorso: Serena Stabile, secondo il suo legale, Giuseppe Leotta, sarebbe «invisa» al direttore, Patrizio Marrone, in quanto membro della consulta studentesca e del consiglio accademico: «Non era più gradita al direttore - sostiene l'avvocato - che non vedeva di buon occhio le battaglie per la trasparenza e la legalità della gestione che gli studenti continuano a portare avanti, anche grazie all'attività della Stabile».

ISCRIZIONE RIFIUTATA - «Dopo la bocciatura, Marrone ha poi rifiutato l'iscrizione all'anno accademico 2009/10, espellendo di fatto l'allieva. Si tratta di fatti di inaudita gravità - continua Leotta -, all'antitesi dei principi di legalità e di imparzialità che devono invece ispirare l'azione delle pubbliche amministrazioni. Non è ammissibile che il Direttore abbia usato l'autorità che gli deriva dalla funzione ricoperta per liberarsi di una studentessa «scomoda» ma senz'altro meritevole sul piano del profitto. Il ministero dovrebbe fare chiarezza, invitandolo a dimettersi». «Sono felicissima - racconta la Stabile - per una decisione che ero certa che prima o poi sarebbe arrivata, anche se ho passato un periodo in cui sono stata malissimo per quello che mi è successo. Ma, siccome non tutti i mali vengono sempre per nuocere, penso che l'ingiustizia subita mi abbia fatto maturare come donna e come cittadina. Adesso, più che mai, sono convinta che il nostro agire debba essere sempre improntato al principio di legalità. Ed è per questo che ritengo che il Direttore debba dimettersi».

giovedì 3 dicembre 2009

domenica 4 ottobre 2009

Miur concede il pettine ai ricorrenti Anief

Per leggere la notizia da sito Anief clicca qui

giovedì 11 giugno 2009

Graduatorie da rifare per i soci ANIEF ricorrenti

11 giugno 2009 - ANIEF
Nuovo colpo a segno dell’ANIEF contro il DM 42/09 di aggiornamento delle graduatorie, come da copione. Graduatorie da rifare per i soci ANIEF ricorrenti

Con una rapidità mai udita, i giudici del Tar Lazio in cinque giorni hanno emanato una sentenza lampo, BREVE, favorevole, senza discutere la fase cautelare, su un nuovo ricorso pilota presentato dai legali dell'ANIEF, avv. Ganci e Miceli, per un socio ricorrente che chiedeva lo spostamento da una graduatoria all'altra dei 24 punti già dichiarati all'atto del precedente aggiornamento. Così l'Associazione professionale e sindacale annulla nuovamente il DM. 42/2009, in particolare per l'illegittimità dell'art. 3 comma 2, in riguardo della sentenza n. 10728/2008 sempre ottenuta dall'ANIEF l'anno precedente.

Avevamo chiarito al Ministero che l'articolo in questione era illegittimo perché riprendeva una norma della tabella di valutazione già cassata e quindi inesistente - replica il prof. Marcello Pacifico, Presidente dell'ANIEF. Ancora una volta i giudici ci hanno dato ragione. Ora attendiamo uguale esito per gli altri mille ricorrenti. Il 18 giugno, invece, attendiamo con fiducia l'esito positivo di altre ordinanze cautelari positive sullo spostamento a pettine nelle altre province. Vogliamo così rispondere alla fiducia risposta da migliaia di colleghi che vogliono avere garantito il diritto alla piena mobilità in tutto il territorio nazionale e all'assunzione secondo il punteggio ottenuto. Ora le graduatorie saranno da rifare in tutta Italia, ma per i soli ricorrenti, visto che non abbiamo voluto compromettere l'impianto delle graduatorie che deve essere salvaguardato per non suscitare sospetti appetiti. Chiediamo soltanto un po' di giustizia, di competenza e di rispetto delle Leggi e della Giurisprudenza esistente per reclutare i docenti in base al merito di cui sono portatori. Forse da domani qualcuno ci ascolterà invece di discutere dei precari senza consultarci.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Terza Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 21 e 26 della legge 1034/71 e successive modifiche e integrazioni,
Sul ricorso numero di registro generale … del 2009, proposto da:
…, rappresentato e difeso dagli avv. Fabio Ganci, Walter Miceli, con domicilio eletto presso Lucio Stile in Roma, via Crescenzio, 9;

contro

Ministero dell'Istruzione dell'Universita' e della Ricerca;

per l'annullamento

previa sospensione dell'efficacia,

GRADUATORIA AD ESAURIMENTO DELLA TERZA FASCIA NELLA CLASSE DI CONCORSO A446 (LINGUA E LETTERATURA SPAGNOLA) PER AA.SS. 2009/2011 - CAUTELARE PROVVISORIA.

Visto il ricorso con i relativi allegati;

Viste le memorie difensive;

Visti tutti gli atti della causa;

Relatore nella camera di consiglio del giorno 4 giugno 2009 il dott. Francesco Brandileone e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Avvisate le stesse parti ai sensi dell'art. 21 decimo comma della legge n. 1034/71, introdotto dalla legge n. 205/2000;

Visto l'articolo 21 nono comma della legge 6 dicembre 1971, n.1034, nel testo sostituito dall'art. 3, primo comma, della Legge 21 luglio 2000 n. 205, che facoltizza, in sede di decisione della domanda cautelare, il tribunale amministrativo regionale, accertata la completezza del contraddittorio e dell'istruttoria ed ove ne ricorrano i presupposti, sentite sul punto le parti costituite, a definire il giudizio nel merito a norma dell'articolo 26 della legge della legge 6 dicembre 1971, n.1034,.

Rilevato che, nella specie, il presente giudizio può essere definito con decisione in forma semplificata ai sensi dell'articolo 26 della legge della legge 6 dicembre 1971, n.1034, come modificato dall'art. 9 della Legge 21 luglio 2000 n. 205, stante anche la completezza del contraddittorio e della documentazione di causa;

Sentiti sul punto i difensori delle parti costituite, come da verbale d'udienza;

Ravvisata la manifesta fondatezza. del gravame, con riguardo ai sottoindicati profili:

- avuto riguardo che nella specie occorre far riferimento ai precedenti specifici di questa Sezione ( sentenza n.10728 del 2008 con rigetto della sospensiva in appello con ordinanza del consiglio di stato n.1524/2009) con conseguente illegittimità dell'art.3 comma 2 del D.M. 42 dell'8 aprile 2008 nella parte in cui dispone che “ Non è possibile, invece, spostare i 24 punti già attribuiti da una graduatoria ad un'altra”.

Spese compensate.

P.Q.M.

Il Tribunale amministrativo regionale per il Lazio, Sez. III bis, – Roma – ai sensi l'articolo 21 nono comma della legge 6 dicembre 1971, n.1034, nel testo sostituito dall'art. 3, primo comma, della Legge 21 luglio 2000 n. 205, ACCOGLIE il ricorso indicato in epigrafe e per l'effetto annulla gli atti impugnati nei limiti di cui in parte motiva

Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 4 giugno 2009 con l'intervento dei Magistrati:

Evasio Speranza, Presidente

Massimo Luciano Calveri, Consigliere

Francesco Brandileone, Consigliere, Estensore

venerdì 5 giugno 2009

Graduatorie ad esaurimento ANIEF ottiene prima ordinanza positiva su ricorso a pettine


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Venerdì 05 Giugno 2009 13:22

DM 42/09 Sospeso

I ricorrenti ANIEF a pettine in tutte e quattro le province

Finalmente giustizia dai tribunali e dal Tar Lazio

Grazie a chi ha creduto nell'ANIEF

Dopo il primo ricorso pilota si attendono le ordinanze positive per le altre migliaia di ricorrenti

Ancora una volta la competenza dell'ANIEF, dei suoi collaboratori, dei suoi consulenti, dei suoi legali, del suo gruppo dirigente è stata premiata

I giudici del Tar Lazio hanno emanato un'ordinanza di sospensiva del Decreto Ministeriale n. 42/09 di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento sul primo ricorso presentato dall'ANIEF, Associazione professionale e Sindacale, laddove collocava in coda i docenti che avevano scelto altre tre province aggiuntive.

La motivazione dell'ordinanza riprende la sentenza ottenuta l'anno scorso sempre
dall'Associazione contro il trasferimento in coda in altra provincia, elusa invano dal MIUR con la sceltra delle altre tre province aggiuntive. Ora i ricorrenti dell'ANIEF potranno spostarsi a pettine in tutto il territorio nazionale ed essere assunti in base al merito, ovvero al punteggio di cui sono portatori. Il MIUR ha
tutto il tempo di adeguarsi in quanto aveva comunicato agli USP che dovevano iniziare le operazioni relative alla compilazione delle graduatorie aggiuntive a partire dal 21 giugno.

I legali dell'ANIEF, avv. Ganci e Miceli, hanno ottenuto l'ennesima pronuncia della magistratura a favore della mobilita' del personale precario e del merito coerentemente con la politica seria dell'Associazione. Le graduatorie dovranno essere fatte in tutta Italia con giustizia e onesta'. Il presidente Pacifico ringrazia quanti tra soci, politici, giornalisiti hanno creduto a questa battaglia culturale. L'Italia e' ancora un repubblica unita senza alcuna divisione per aree geografiche che garantische il diritto al lavoro in base al merito e no al censo o alla provenienza. Nei prossimi giorni saranno discussi gli altri ricorsi che riguardano divere migliaia di docenti iscritti all'Anief. Rimane l'amarezza per aver chiesto per tre mesi il diritto alla mobilita' territoriale senza esser ascoltati.
Forse in futuro ci sara' più attenzione a quanto chiesto dal nuovo sindacato professionale.
5 giugno 2009

domenica 31 maggio 2009

giovedì 7 maggio 2009

Laureati, Italia maglia nera record negativo in Europa

Italia in fondo alla classifica per numero di giovani laureati. Il responso arriva da Eurostat, l'ufficio statistico della Commissione europea, che in tema di lauree assegna anche la maglia nera ai giovani uomini italiani. Ma non solo: la probabilità di conseguire i più alti livelli di istruzione, in Italia, è ancora fortemente legata alle condizioni della famiglia di provenienza. I giovani che vivono in contesti familiari contrassegnati da un livello di formazione basso hanno una probabilità nettamente inferiore di raggiungere l'agognato titolo rispetto a coloro che vivono in famiglie con genitori laureati. Insomma: l'ascensore sociale del nostro Paese sembra proprio bloccato.

L'Italia, nell'Unione europea a 27 paesi, per numero di giovani laureati si colloca alle ultime posizioni. Tra i connazionali di età compresa fra i 25 e i 34 anni, soltanto 19 italiani su 100 risultano in possesso di un diploma di laurea. La media europea si colloca attorno al 30 per cento, con Paesi come Francia, Spagna, Danimarca, Svezia e Regno Unito attorno al 40 per cento. Soltanto Repubblica Ceca, Romania e Slovacchia fanno peggio di noi.

Ma a tirare in fondo alla classifica il Belpaese sono gli uomini che si beccano la maglia nera. In Italia si contano poco meno di 15 giovani laureati maschi, contro le 23 donne, su 100. A Cipro sono 42 su 100 i giovani uomini laureati. La situazione è bloccata proprio a livello sociale. I laureati fra i 25 e i 34 anni che provengono da famiglie "a basso livello di formazione", in Italia, sono soltanto il 9 per cento: un dato che colloca il nostro Paese al livello di Lettonia e Polonia.

Il tasso schizza al 60 per cento se passiamo a famiglie in cui i genitori sono in possesso della laurea. In buona sostanza, in Italia, i figli dei cittadini più istruiti hanno una probabilità sette volte superiore di raggiungere la laurea rispetto ai coetanei che vivono in contesti più deprivati.

Nei Paesi europei più sviluppati, probabilmente a causa di un sistema di istruzione e formazione più attento ad attenuare le differenze sociali di partenza, questa sperequazione tra "ricchi e poveri di cultura" è di parecchio attenuata. Nel Regno Unito la probabilità di tagliare il traguardo più lontano dell'istruzione è doppia per i figli dei laureati. Gap che aumenta a due volte e mezzo in Francia e Spagna. L'impietoso quadro del nostro Paese, che ha ripercussioni negative in campo sociale ed economico, emerge dall'ultimo rapporto pubblicato da Eurostat il 28 aprile, dal titolo "Il processo di Bologna nell'educazione universitaria: indicatori chiave della dimensione sociale e della mobilità". E lascia intravedere la necessità di una riforma del sistema universitario e in genere dei sistemi di istruzione nazionali.

Il cosiddetto "processo di Bologna", avviato nel 1999, è un percorso di riforma a carattere europeo che si propone di realizzare entro il 2010 uno "spazio europeo dell'istruzione universitaria". Tra i diversi scopi c'è quello di allargare le possibilità di accesso all'istruzione universitaria per i cittadini europei a fini sociali e occupazionali. "L'istruzione universitaria - si legge nel rapporto - gioca un ruolo determinante per ottenere un impiego". Anche "le differenze di retribuzione dipendono soprattutto dal livello di istruzione: coloro che sono in possesso di un livello di istruzione superiore guadagnano in media il doppio dei lavoratori con un livello di istruzione debole".
L'insegnamento universitario, inoltre, "gioca un ruolo chiave nell'apprendimento lungo tutto l'arco della vita", condizione necessaria ai futuri lavoratori per cambiare lavoro.
(5 maggio 2009)
di Salvo Intravaia

giovedì 9 aprile 2009

Pubblicato il decreto

Anticipando i tempi comunicati in questi giorni dai sindacati, il MIUR ha emanato il decreto di apertura delle graduatorie. Scadenza 11 maggio

Dopo mesi di attesa, il Ministero emana il DDG sulle Graduatorie, affermando di non applicare le sentenze TAR su trasferimento di provincia e spostamento 24 punti Ssis, per tutelare il più possibile le posizioni del personale già inserito nelle graduatorie, nell’ottica di esaurirle in tempi brevi

Scadenza presentazione delle domande: 11 maggio 2009.

Scioglimento della riserva entro il 30 giugno.
Tutti devono presentare domanda sia per permanere o aggiornare le graduatorie, sia per confermare l’iscrizione con riserva, pena la cancellazione definitiva dalle graduatorie medesime.
Nuovi inserimenti: solo art.5bis della legge n. 169/08
Docenti già iscritti: opzione per altre 3 province in cui collocarsi in coda.
Allegato B: gli specializzati su sostegno potranno richiedere il depennamento dagli elenchi.

per approfondimenti leggi qui

martedì 7 aprile 2009

sabato 7 febbraio 2009

Il sottosegretario risponde sul IX ciclo, Afam e sulle graduatorie permanenti

(Misure a favore dei frequentanti il IX ciclo delle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) o i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (Cobaslid) - n. 2-00293)

PRESIDENTE. L'onorevole Antonino Russo ha facoltà di illustrare la sua interpellanza n. 2-00293, concernente misure a favore dei frequentanti il IX ciclo delle scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) o i corsi biennali abilitanti di secondo livello ad indirizzo didattico (Cobaslid) (Vedi l'allegato A - Interpellanze urgenti).

ANTONINO RUSSO. Signor Presidente, in questi mesi abbiamo assistito a scelte devastanti del Governo in ogni comparto che possa riguardare l'istruzione pubblica. Hanno subito un duro colpo la quantità e la qualità dell'offerta formativa. I genitori in questi giorni ne stanno toccando con mano gli effetti.Vi è stato uno sfregio alla cultura solidaristica in materia di insegnamento e di sostegno ai soggetti svantaggiati, il taglio delle classi, la riduzione delle scuole, l'accorpamento delle materie di insegnamento, la cancellazione di 75 mila immissioni in ruolo, previste dal precedente Governo. Insomma, vi sono stati tanti provvedimenti che hanno dato un segnale.
La Ministra Gelmini, in pochi mesi, ha avuto la forza di rivelarsi un'autentica calamità naturale. È giusto, però, che non tutte le colpe siano attribuite soltanto alla dottoressa Gelmini. Gran parte di questo disastro va attribuito al Ministro Tremonti e all'onorevole Berlusconi, ossia ai due veri responsabili del disastro, che hanno deciso di fare cassa a danno della scuola, tagliando 8 miliardi di euro, da spalmare poi su ogni scelta che riguarda la scuola.
Ciò che è incomprensibile, al di là dei tagli, è che un altro versante (ed è questo il contenuto dell'interpellanza), che non necessita di ulteriori risorse, venga trattato con altrettanto cinismo. È un versante che pretenderebbe, a costo invariato per l'amministrazione, il rispetto di diritti costituzionalmente garantiti e di sentenze che ne confermano il rispetto e l'obbligo di applicazione. Non voglio pensare che ci sia una sorta di capriccio, anche una certa forma di orticaria al rispetto delle leggi che i tribunali pretendono che si applichino. Non so.
Noi, in particolare, però, pensiamo che sia doveroso rispettare le sentenze. Di queste, credo che ad alcune in materia di insegnamento non si possa derogare. Le sentenze del TAR Lazio n. 2799 e n. 3309 del 2001 affermano che l'inserimento in graduatoria deve avvenire a pettine, secondo un criterio meritocratico. Queste sentenze hanno di fatto annullato la quarta e la quinta fascia e stabilito che i «sissini» andavano tutti in terza fascia, ossia in un'unica fascia.
Questo Governo appare disconoscere questo dettato. Successivamente, vi è stata la sentenza n. 168 del 2004 della Corte costituzionale, che citiamo nell'interpellanza, che è, seppure indirettamente, confermativa. Essa afferma che non si può violare l'articolo 51, comma 1, della Costituzione, ossia il principio di accesso agli uffici pubblici in condizioni di uguaglianza.
Vorremmo che il Governo, con noi, si associasse nel rispetto e nell'avversare quello che il Governo stesso sta facendo, la Ministra in testa, che è una sorta di forma di disparità di trattamento verso cittadini che hanno maturato identici titoli, e quindi identici diritti.
Chi ha studiato una vita, chi ha maturato dei diritti e dei titoli, non può, soltanto perché, magari, vuole tornare a casa o perché si deve ricongiungere, dopo tempo, con la propria famiglia, con la propria moglie o il proprio marito, essere posto in coda soltanto perché vi è stato un capriccio, in occasione della conversione del decreto-legge n. 137 del 2008, di un partito specifico, della Lega, che ha impedito una garanzia che avrebbe evitato contenziosi, che già ci sono stati e che auguro non si verifichino a seguito, magari, della risposta che manifesterà la volontà del Governo.
Vi è una sentenza, che richiamiamo nell'interpellanza, la n. 10728 del 2008, che ha disposto l'annullamento del decreto del direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nella parte in cui l'articolo 3, comma 2, dispone che non è possibile spostare i 24 punti aggiuntivi spettanti per il conseguimento dell'abilitazione per la scuola di specializzazione per l'insegnamento secondario da una graduatoria ad un'altra.
Vi è un'altra sentenza, la n. 10809 del 2008, sempre del TAR Lazio, che ha disposto l'annullamento del decreto del direttore generale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, nella parte in cui considera che è consentito solo l'aggiornamento della propria posizione e il trasferimento ad altra provincia, in posizione subordinata a tutte le fasce.
Si conferma quanto prevede la sentenza della Corte costituzionale di cui parlavo prima; si confermerebbe quanto in Commissione cultura avevamo discusso e condiviso, arrivati a un certo punto, sotto la pressione del Partito Democratico (mia e di qualche altro componente, in particolar modo); si confermano le giuste osservazioni che erano state svolte in sede consultiva con alcune organizzazioni ed associazioni (in particolare, ricordo quanto ci fu detto dall'Anief, un'associazione che si batte per i diritti dei docenti precari); si confermerebbe quanto anche il Comitato dei nove, in quest'Aula, aveva condiviso.
Si è verificato, poi, un puntare i piedi da parte della Lega, ovviamente per ragioni, secondo me, di pura ignoranza e anche per qualche pregiudizio rispetto a fette territoriali e a chi abita o proviene da quelle fette territoriali.
Parliamo, infatti, di 240 mila persone: circa 160 mila di questi docenti precari sono meridionali, 28 mila sono del centro e i restanti, circa 50 mila, sono del nord.
Non capisco cosa ci guadagni la Lega ad impedire ad una maggioranza, che aveva anche condiviso le nostre osservazioni, di garantire la possibilità per un docente di muoversi da una provincia all'altra. Avevo riportato in quest'Aula, sempre in sede di conversione del decreto-legge n. 137 del 2008, alcuni drammi (ho citato, addirittura, alcune mail che mi erano giunte).
In particolar modo, vi era il caso di un carabiniere che, dopo 20 anni, poteva tornare ad Ascoli, nella sua città, e che doveva decidere se far perdere il posto di lavoro alla moglie, perché seguendolo sarebbe finita in coda alla graduatoria, oppure mantenere unita la famiglia. Delle due l'una. In ogni caso, credo che questo non fosse un fatto che il buonsenso può condividere, né, tanto meno, le leggi. Ne è riprova il fatto che tutte le sentenze, del TAR, della Corte costituzionale, anche del Consiglio di Stato, vanno in questa direzione.
Chiediamo, quindi, il rispetto di quanto abbiamo detto; chiediamo se, nel rispetto della giurisprudenza citata, che si è pronunciata, come abbiamo riferito, contro la cristallizzazione delle posizioni dei docenti inseriti nelle graduatorie, il Governo intenda consentire ai ricorrenti gli spostamenti dei punteggi richiesti, e se, nel nuovo decreto di integrazione e aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento per il biennio 2009-2011, intenda prevedere la possibilità di spostare i punteggi da una graduatoria all'altra, ancorché già dichiarati in precedenza, e di trasferirsi da una provincia all'altra senza alcuna penalizzazione.
Chiediamo, altresì, quali provvedimenti il Ministro intenda disporre per garantire l'inserimento, così come ottenuto nella battaglia d'Aula in occasione della legge finanziaria, nelle graduatorie ad esaurimento, dei docenti che si abiliteranno nel corrente anno accademico nella sessione primaverile ed estiva; aggiungo il riferimento alla sessione estiva (che si chiude a settembre e non al 30 giugno) perché ci possono essere impedimenti non dovuti alla volontà dei docenti che si stanno per abilitare, che non possono per un giorno perdere la titolarità di un diritto che dall'Aula è stato garantito e affermato.
Chiediamo, insomma, una garanzia per tutti questi soggetti che hanno studiato, si sono abilitati, hanno fatto grandi sacrifici con le proprie famiglie, hanno speso soldi, sono diventati un patrimonio per la nostra nazione e che vengono considerati come numeri da tagliare.
Noi chiediamo al Governo di essere più sensibile, di manifestare maggiore attenzione, di evitare di ricorrere, così come molti dicono che possa accadere, perché questo ingenererebbe dei contenziosi, che alla fine vedrebbero secondo me soccombere l'amministrazione e in ogni caso ritarderebbero l'avvio dell'anno scolastico. Questo è il contenuto per sommi capi della nostra interpellanza; spero che il Governo condivida le nostre ragioni.

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Giuseppe Pizza, ha facoltà di rispondere.

GIUSEPPE PIZZA, Sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. Signor Presidente, come preannunziato nella nota ministeriale del 28 novembre 2008, è di prossima emanazione il provvedimento di aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento da disporre per il biennio 2009-2010, con il quale si darà attuazione anche alle disposizioni dell'articolo 5-bis del decreto-legge n. 137 del 1o settembre 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 30 ottobre 2008.
Questa disposizione, come è noto, prevede l'iscrizione, a domanda, delle categorie di docenti puntualmente indicate dalla legge e stabilisce che gli stessi sono collocati nella posizione spettante in base ai punteggi attribuiti ai titoli posseduti; nulla dispone, invece, rispetto alle modalità di inserimento in caso di mobilità tra graduatorie di province diverse e tanto meno rispetto alla possibilità di spostare i 24 punti aggiuntivi relativi all'abilitazione (SSIS, COBASLID, eccetera) da una graduatoria ad un'altra. La ratio della norma è quella di limitare l'incremento degli iscritti e l'eccessiva instabilità delle graduatorie, al fine di ridurre i tempi di esaurimento delle medesime e di garantire maggiormente le aspettative degli iscritti.
Ciò premesso, le questioni sollevate nell'interpellanza sono ben note al Ministero che le sta attentamente valutando, anche in base a tutto il contesto normativo in evoluzione. Già da domani sull'argomento si terrà un primo incontro con le parti sindacali.
Per quanto concerne in particolare la sentenza del TAR Lazio n. 10728 del 2008, relativa allo spostamento dei 24 punti aggiuntivi spettanti per il conseguimento dell'abilitazione SSIS da una graduatoria ad un'altra, faccio presente che avverso la stessa sentenza l'amministrazione sta presentando appello al Consiglio di Stato con richiesta di sospensione d'esecuzione.
Quanto all'altra sentenza del TAR Lazio citata nell'interpellanza, la sentenza n. 10809 del 2008, relativa all'aggiornamento della posizione e al trasferimento in altra provincia, considerato l'enorme impatto che la sua applicazione comporterebbe sul sistema del reclutamento, il Ministero la sta attentamente valutando per le consequenziali determinazioni.

ANTONINO RUSSO. Signor Presidente, non posso assolutamente essere soddisfatto almeno per quanto riguarda la seconda parte della risposta all'interpellanza. Giudico la prima parte della risposta poco meno che una carota, visto il bastone, anzi la mazza che poi viene utilizzata. Ci va bene che venga confermata l'impostazione che in quest'Aula siamo riusciti a strappare con alcuni ordini del giorno, ossia l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento per i «siessini» e le altre categorie di docenti, AFAM, insegnanti di strumento musicale e così via. Vorremmo che sessione estiva fosse intesa estensivamente: non solo i primi dieci giorni della stagione estiva, ossia non solo al 30 giugno, ma che fosse considerata fino a settembre, perché, ad esempio, per chi si abiliterà nel corso universitario di scienze primarie il rischio è che consegua il titolo a settembre. Pertanto vorrei che il Governo ne tenesse conto, vista la volontà unanime o quasi dell'Aula.
Per ciò che attiene le due sentenze citate, farei di tutto per scongiurare che il Governo ricorresse al Consiglio di Stato, anche perché non so se si tratta di superficialità, di insensibilità, di inconsapevolezza. Non so neanche quali siano i termini da utilizzare. Tuttavia, il Governo dovrebbe già sapere con i suoi uffici che i giudici di secondo grado, il Consiglio di Stato, con ordinanza n. 260 del 2008 e con ordinanza n. 1508 del 2008 hanno già confutato il teorema della cristallizzazione delle posizioni dei candidati inseriti nelle graduatorie, confermando le tesi appunto dei legali dell'ANIF.
Tutto questo cosa comporterà? Comporterà un nuovo contenzioso. Vedrà soccombere inevitabilmente l'amministrazione, a meno che il Consiglio di Stato non si voglia autocontraddire e non voglia contraddire perfino le sentenze in materia della Corte Costituzionale. Tutto questo comporterà inevitabilmente il ritardo nell'avvio dell'anno scolastico.
Davvero non capisco la ratio di tutto ciò, tanto più se questa è legata ad un capriccio di una forza politica insensibile alle istanze di una fetta consistente della popolazione docente che riguarda - ripeto - 240 mila persone in carne ed ossa con le relative famiglie e con il rapporto che hanno instaurato con i loro discenti.
Invito davvero il Governo a ripensarci perché ritengo che non finirebbe qui, con un ricorso del Governo dal momento che i docenti, soprattutto quelli precari, non sono disposti ad accettare un torto ed una soverchieria come questa. Ritengo inoltre che i contenziosi andrebbero per le lunghe e sposterebbero persino l'apertura dell'anno scolastico.

martedì 3 febbraio 2009

Richiesta per apertura graduatorie

03 febbraio 2009 - ANIEF - ReteA77
È noto che la l. 27 dic. 2006 n. 296 ha trasformato le graduatorie permanenti per il personale docente ed educativo in graduatorie ad esaurimento, consentendo l’iscrizione con riserva a tutti i docenti che nell’A.A. 2006-2007 stavano frequentando i tradizionali corsi abilitanti.

In seguito a questa trasformazione, il Governo ha ritenuto comunque di autorizzare, per il successivo A.A. 2007-2008, i corsi biennali abilitanti di secondo livello a indirizzo didattico (COBASLID) , i corsi di laurea in scienze della formazione primaria (SFP), i corsi del IX ciclo presso le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario (SSIS) e i neonati corsi biennali AFAM di secondo livello finalizzati alla formazione dei docenti di educazione musicale delle classi di concorso 31/A e 32/A e di strumento musicale nella scuola media della classe di concorso 77/A (istituiti con d. m. 28 set. 2007, prot. n. 137/2007).

Nella primavera del 2008 il nuovo Governo, col preciso scopo di porre fine al paradosso di corsi abilitanti destinati a sboccare nel nulla e nell'attesa di avviare una nuova procedura di reclutamento per gli insegnanti, ha sospeso (con d. l. n. 112/2008 convertito nella l. n. 133/2008) le procedure per l'accesso alle SSIS e ai corsi AFAM di educazione musicale (classi 31/A e 32/A). Ciò nonostante ha ritenuto di autorizzare, per l'A.A. 2008-2009, i corsi abilitanti AFAM di strumento musicale (classe 77/A), COBASLID e SFP .

L'imminente riapertura delle graduatorie ad esaurimento (l. 30 ott. 2008 n. 169 , art. 5-bis) permetterà a breve l'inserimento con riserva di tutti i docenti iscritti ai vari percorsi abilitanti nell'A.A. 2007-2008 ma, nel contempo, non garantirà l'inserimento con riserva ai docenti iscritti nell'A.A. 2008-2009 agli unici corsi abilitanti regolarmente attivati nonostante la s ospensione dei corsi SSIS e AFAM di educazione musicale.

Per quanto sopra esposto, in occasione della riapertura delle graduatorie ad esaurimento da effettuarsi per gli anni scolastici 2009/2010 e 2010/2011, chiediamo di consentire l'inserimento con riserva nelle stesse graduatorie di tutti i docenti iscritti per l'A.A. 2008-2009 ai corsi AFAM di strumento musicale ( classe 77/A), COBASLID e SFP .

In mancanza di una nuova procedura di reclutamento per gli insegnanti, crediamo che il Governo possa individuare una soluzione che non lasci nella totale incertezza le suddette categorie di docenti, consentendo loro di iscriversi, una volta conseguita l'abilitazione, alle graduatorie ad esaurimento, e andando a sanare una situazione che preoccupa moltissimi laureandi che oggi non hanno alcuna certezza per il proprio futuro.

In conclusione, chiediamo quali atti il Governo intenda predisporre per risolvere la questione.

Matteo De Angelis
Referente nazionale ANIEF per il secondo ciclo BiFor Doc
Referente Rete A77 – II ciclo

Michele Campobasso
Referente Rete A77 – II ciclo

martedì 27 gennaio 2009

venerdì 23 gennaio 2009

Le proposte dell'Amministrazione riguardo le graduatorie

23 gennaio 2009 - FLC CGIL
L'Amministrazione ha illustrato le questioni aperte e le proposte rispetto al calendario di vari provvedimenti.

Le proposte dell'Amministrazione
In particolare si prevede:

  1. l'emanazione del bando per le graduatorie ad esaurimento ad inizio febbraio;
  2. la possibilità di inserimento con riserva per coloro che si sono iscritti ai vari percorsi abilitanti nel 2007 (IX ciclo SSIS e analoghi);
  3. la procedura di scioglimento delle riserve con scadenza 30/06/09;
  4. la possibilità di dichiarare il titolo di sostegno ai fini dell'inserimento nei relativi elenchi;
  5. l'emanazione del bando per le graduatorie d'istituto e per la scelta delle scuole nel mese di marzo in modo da permettere una scelta consapevole in base alla situazione delle graduatorie da esaurimento.

L'amministrazione ha anche evidenziato, che la novità introdotta dall'art. 5 bis della legge 169/08 rispetto all'inserimento a pieno titolo nelle graduatorie dei corsisti del IX ciclo e analoghi, potrebbe determinare problemi (come avevamo già segnalato al momento dell'approvazione della legge) rispetto al cambio di provincia che al momento prevede l'inserimento in coda e che sono in corso approfondimenti per individuare le eventuali soluzioni.

mercoledì 21 gennaio 2009

Confermata dal Ministero l’iscrizione in riserva (scad. 30 giugno)

21 gennaio 2009

Il sottosegretario Pizza, nel rispondere all’interrogazione 5-00708 De Pasquale: Iniziative concernenti il precariato della scuola ha confermato la volontà del MIUR di inserire a pieno titolo nelle prossime graduatorie ad esaurimento gli specializzandi del IX ciclo, AFAM, Strumento Musicale, Scienze della Formazione Primaria che conseguiranno l’abilitazione entro il 30 giugno 2009. Pertanto sarà prevista la riserva all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie.

Tale risposta segue la nota n. AOODGPER 20116 dell’11 dicembre scorso del Direttore Generale Chiappetta al Presidente della Codissis, richiesta dall’ANIEF , di prevedere alle categorie di cui all’art. 5bis della legge 169/09 un termine limite per conseguire l’abilitazione e inserirsi a pieno titolo nelle graduatorie.

giovedì 8 gennaio 2009

Notizie sulla SSiS

dal sito dell'ANIEF - TAR Lazio e congelati SSIS: forse si riattivano i corsi. Rinviata la decisione al 12 febbraio sulla riattivazione dei corsi SSIS.

mercoledì 7 gennaio 2009

Un impiego temporaneo non fa venire meno lo “stato di disoccupazione”

Un impiego temporaneo non fa venire meno lo “stato di disoccupazione” e pertanto anche i precari vanno considerati a tutti gli effetti come disoccupati. E' quanto stabilisce la Corte di Cassazione (sentenza n. 48361/2008) sottolineando che "un rapporto di impiego precario e temporaneo non può essere ritenuto sufficiente a fare venire meno il requisito dello stato di disoccupazione". Sulla scorta di tale principio la Corte ha annullato una doppia condanna per il reato di falsità ideologica che i giudici di merito avevano inflitto a un lavoratore che aveva tenuto nascosta la sua assunzione temporanea come coadiutore sanitario presso la Asl di taranto , in vista della partecipazione ad un concorso pubblico. La vicenda era finita in procura a seguito di denuncia da parte della Asl che si era poi costituita parte civile. Ne seguiva una condanna in primo e in secondo grado per il reato di falsità ideologica in atto pubblico per induzione in errore dei pubblici funzionari. Alla condanna penale seguiva anche la condanna al risarcimento dei danni in favore della Asl. Ricorrendo in Cassazione il lavoratore ha richiamato la giurisprudenza del Consiglio di Stato secondo cui un impiego precario non fa venire meno lo stato di disoccupazione. Piazza Cavour ha ribaltato così le decisioni dei giudici di merito annullando la sentenza impugnata "perché il fatto non sussiste" e chiarendo che "un rapporto di impiego precario non può essere ritenuto sufficiente a fare venire meno il requisito dello stato di disoccupazione, necessario ai sensi dell'art. 12 L. 482 del '78 per la partecipazione privilegiata ai pubblici concorsi". Del resto, quand'anche il lavoratore "avesse correttamente segnalato la propria condizione di assegnatario in via provvisoria del posto di coadiutore sanitario presso la Asl, ciò non avrebbe comportato la sua cancellazione dall'elenco di disoccupati tenuto dall'ufficio provinciale del lavoro".

(Data: 31/12/2008 10.02.00 - Autore: Roberto Cataldi)

sabato 3 gennaio 2009

Dal sito di repubblica

Università, il 3+2 è un flop
aumentano gli studenti-lumaca

leggi l'articolo di SALVO INTRAVAIA